Forlì. Cantiere in corso della Repubblica tra attesa e prime delusioni FOTO

Gli operai sono ancora al lavoro dunque è ancora presto per tirare le somme ma tra alcuni commercianti di corso della Repubblica inizia ad aleggiare una leggera delusione rispetto alle aspettative estetiche di riqualificazione dell’importante via cittadina. Più che insoddisfazione per i tempi che si sono fisiologicamente allungati a causa degli eventi climatici estremi, c’è chi si aspettava di più dalla tanto attesa riqualificazione. «Rispetto a quello che sta evidenziando l’attuale stato dei lavori, al momento, c’è una certa delusione – afferma Giancarlo Corzani, direttore di Confesercenti –. Non è certamente un impatto che faccia immaginare una rigenerazione significativa del corso. Il risultato, da quello che si vede allo stato attuale dei lavori, non è soddisfacente ma vediamo quale sarà il risultato finale. Speravamo in qualcosa di meglio dal punto di vista dei materiali e d’impatto ma c’è ancora una speranza legata all’inserimento del verde e dell’arredo».

Nonostante il cantiere mobile abbia creato fisiologici disagi agli esercenti presenti, non c’è malumore in tal senso. «Come associazione – spiega Alberto Zattini, direttore di Ascom Confcommercio – fin dall’inizio abbiamo avuto la possibilità di confrontarci sui temi riguardanti corso della Repubblica quindi anche rispetto al crono programma c’è piena consapevolezza tra gli imprenditori dei tempi. L’alluvione, anche l’ultimo episodio, ha allungato i tempi ma siamo in linea con le previsioni. Giovedì (domani, ndr) alle 14.30 tutte le associazioni di categoria sono convocate in Comune e presumo che ci comunicheranno il cronoprogramma con la chiusura dei lavori». I commercianti del centro storico soffrono sempre più e a testimoniarlo sono le vetrine spente che costellano non solo corso della Repubblica ma l’intero centro cittadino. «I commercianti lamentano tutti che i consumi si sono spostati verso i centri commerciali Formì e “Puntadiferro” perché tutte le opere sono andate in questa direzione – prosegue Zattini –. Il risultato è che il centro si sta sempre più spopolando per la concorrenza due centri commerciali . Una situazione figlia delle scelte fatte, negli anni, dalle Amministrazioni che si sono susseguite». Da qui il grido di aiuto per salvare il commercio. «C’è una indifferenza generale che le istituzioni tutte stano riservano alla piccola media impresa – conclude Zattini –. I consumi sono in grande difficoltà e non ci sembra ci siano, ad oggi, idee chiare e concrete per aiutare le piccole e medie imprese. Ricordiamo che queste ultime sono l’ossatura della nostra economia e continuiamo a perderne pezzi. Le piccole e medie imprese stanno garantendo la tenuta sociale ed economica, la salvaguardia del territorio. I malumori degli esercenti ci sono perché non si sa come andare avanti in certi casi. In questo senso, è necessario rimarcare l’opportunità di porre con urgenza il tema nell’agenda politica nazionale».

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