Forlì. Cala il sipario sulla storica profumeria Piovaccari, attività nata nel dopoguerra

Da oggi si abbassa per sempre la serranda di una dei negozi storici di Forlì, la profumeria Piovaccari attiva da circa 80 anni. Una lunga e felice storia imprenditoriale tramandata dal padre alle figlie che, fin da ragazzine, hanno imparato a mettere al primo posto la clientela, ingrediente che forse più di altri ha assicurato longevità e salute all’impresa familiare. “Mio padre iniziò l’attività immediatamente dopo la guerra, attorno al 1945 - racconta Patrizia Piovacari che assieme alla sorella Paola gestisce il negozio di piazzale Giovanni XXIII -. La guerra gli aveva portato via, tra il servizio militare e i richiami, 9 anni della sua vita. Iniziò con un ingrosso per parrucchieri e profumeria e poi portò avanti questa attività”. L’azienda è nata in corso della Repubblica. “Ci sono stati alcuni cambiamenti di spazi - ricorda - : il negozio si è sempre più ingrandito finché fummo sfrattati dall’ennesima banca che, in quegli anni, erano particolarmente concentrata in corso della Repubblica. Noi avevamo già aperto, dal 1989, questo secondo punto vendita e dunque nel 2009 decidemmo di chiudere l’altro”. L’ attività, dunque, è cresciuta a pochi passi dal parco della Resistenza dove nel tempo è diventata punto di riferimento per tantissimi forlivesi in cerca di profumi e prodotti cosmetici selezionati con attenzione. Un mestiere, quello delle sorelle Piovacari, nato dunque in famiglia ma cresciuto anche grazie a numerosi corsi di formazione. “Quando ci si prepara bene è più facile vendere un cosmetico ma il mondo è cambiato – continua -. C’è internet, le vendite online. Noi abbiamo marchi di nicchia, profumi particolari difficili da trovare nei punti vendita, ma non solo quelli perché abbiamo sempre avuto una clientela eterogenea da soddisfare”. L’ avvento delle vendite online e dei grandi centri commerciali non hanno sottratto i clienti affezionati in cerca di consigli e un volto di fiducia sul quale contare. “Per un piccolo negozio non è mai facile anche, quando si ha, paradossalmente, una bella clientela e si lavora – continua -. La crisi del 2008 ha affaticato tutti moltissimo, con le spese che aumentavano sempre. Eppure anche se la vendita online c’è e impazza, non è quella a cui si riferisce la nostra clientela. In un piccolo negozio, la gente vuole guardare in faccia il commerciante, sentirsi tutelata, fare tutte le domande che vuole, provare i prodotti quando è possibile ed essere accompagnata”. Da quando hanno annunciato, quasi improvvisamente, la chiusura della storica attività, sono innumerevoli le testimonianze di affetto ricevute alimentando il magone, di persona in persona, da salutare. “Due ragazzi giovani, magari appassionate alla profumeria di nicchia, avrebbero probabilmente avuto qui uno spazio giusto per portare avanti l’attività ma abbiamo deciso molto velocemente – ammette Patrizia - e il rimpianto di non aver passato la consegna ce l’ho”.

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