Forlì, arrestato in flagranza dopo un furto: è il quinto ladro beccato nelle ultime settimane
Altra operazione della Questura di Forlì che ha portato all’arresto in flagranza di un cittadino straniero subito dopo aver commesso un furto in città. Sale a cinque il numero degli arresti effettuati dai poliziotti della Squadra Mobile nelle ultime settimane per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione.
Si è trattato di un’operazione congiunta messa a segno dalla Squadra Mobile, dalla Digos e dalle Volanti. Le pattuglie, infatti, erano impegnate nei rispettivi compiti di vigilanza e controllo disposti dal Questore e hanno notato un’autovettura sospetta con a bordo tre persone che si aggirava in via dell’Appennino. Data l’elevata densità di traffico, in un primo momento, i poliziotti non riuscivano ad invertire tempestivamente la marcia e perdevano di vista la vettura. Dopo pochi minuti, la centrale operativa della Questura diramava la segnalazione di furti in atto, e gli agenti riuscivano a rintracciare nuovamente l’autovettura, che dopo aver “recuperato” due persone, è stata notata quindi allontanarsi dalle abitazioni e fuggire a tutta velocità.
Ne è scaturito un inseguimento sulla tangenziale durato qualche minuto, conclusosi quando dall’auto, ancora prima di essere bloccata, si sono aperte le portiere anteriori e posteriori e sono scesi due uomini che hanno proseguito la loro fuga a piedi, scavalcando il guard-rail facendo perdere le proprie tracce al buio nei campi circostanti. Il terzo uomo, che conduceva il veicolo, è stato invece fermato. La perquisizione sul posto ha consentito di rinvenire bracciali, collane, cacciaviti e altro materiale utilizzato per le effrazioni. L’uomo è stato portato in Questura e, al termine delle procedure di identificazione, è stato arrestato per furto in abitazione e resistenza a pubblico ufficiale e condotto in carcere. Ad una delle vittime i poliziotti hanno restituito il bracciale della figlia appena asportato in casa. All’esito dell’udienza, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura, ha applicato
la custodia cautelare in carcere, anche per effetto dei precedenti specifici dell’uomo e dell’elevato pericolo di reiterazione del reato.