Forlì, alluvioni e polizze, Bagioni: “C’erano postille in caratteri minuscoli, sono andato dall’avvocato”

«La polizza l’ho stipulata ma mi sono dovuto rivolgere ad un avvocato perché, scritto in piccoli caratteri, c’erano delle postille che specificavano che non ci sarebbero stati risarcimenti per allagamenti legati all’esondazione del fiume». Aurenzo Bagioni, imprenditore e titolare dell’omonima azienda di viale Bologna che da 60 anni è punto di riferimento in città per agricoltori e giardinieri, è tra gli imprenditori che in città sono stati colpiti più duramente dall’esondazione che ha fatto andare sott’acqua il quartiere Romiti. «Il consiglio che potrei dare, se ci sono altri imprenditori che devono stipulare le polizze, è quello di diffidare delle assicurazioni che vedono pacchetti a prezzi vantaggiosi perché si rischia di non vedersi riconosciuti gli indennizzi - prosegue - Bisogna fare attenzione perché dal punto di vista legale, le assicurazioni fanno differenze tra danni da allagamento e quelli da alluvione legati all’inondazione del fiume».

Nonostante la copertura assicurativa, non si lavora con la tranquillità interrotta dall’alluvione del 2023. «L’assicurazione non copre mai tutti i danni che può provocare un evento catastrofico come quello di due anni fa - prosegue Bagioni -. Noi abbiamo avuto un danno di circa un milione e mezzo di euro e, se mi andrà bene, ne vedrò riconosciuti solo la metà tra i diversi indennizzi. Bisogna intervenire sul territorio per prevenire eventi simili in futuro».

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