Forlì Airport: già 30mila passeggeri per l’estate, ma non si vola più per Mykonos

E’ decollata la stagione estiva dell’aeroporto Ridolfi tra novità e nuovi obiettivi. Da Forlì non si volerà più su Mykonos, mentre l’obiettivo è quello di chiudere il 2024 a quota 160-165mila passeggeri comprendendo anche il traffico di Ryanair. Andrea Gilardi, direttore generale e accountable manager di Forlì Airport fa il punto.

Gilardi, per l’estate quante prenotazioni conta Go to Travel?

«All’inizio di luglio abbiamo già superato, in termini di prenotazioni, il consuntivo di tutto l’anno scorso. Quindi, per quanto riguarda Go to Travel siamo quasi a 30mila passeggeri, contro i 25mila di tutto il 2023, annata che ha risentito in maniera importante di tutta quella che è stata la querelle con il vettore operativo e che ha comportato la sospensione dei voli e la necessità di riproteggere i collegamenti.

La soddisfazione è elevata, il trend sulle rotte che funzionano ci sta dando ragione. Così come siamo orgogliosi dell’attività charter svolta dal 1 febbraio fino a metà giugno, utilizzando l’aeromobile di Air Mediterranean come ad esempio il volo per i tifosi della Fiorentina. In questo modo siamo andati a soddisfare la domanda in Italia e all’estero, tra i nostri migliori clienti c’è il Ministero degli Interni per i voli di rimpatrio e la Nato».

L’aeroporto di Forlì ha registrato un -23,7% dei passeggeri, qualcuno ha sostenuto che si tratta di una conseguenza della riduzione dei voli da parte di Ryanair.

«Per quanto riguarda i volumi espressi dalla compagnia irlandese che ha operato tutto questo inverno, abbiamo letto che fosse inferiore rispetto a quello dell’anno scorso. L’analisi, però, è scontata e superficiale. Questo perché Ryanair ha operato con una frequenza in meno su Palermo, operazione pianificata e che non ci ha colto di sorpresa. Quindi, lo sapevamo già in origine che il vettore avrebbe fatto meno passeggeri. Il trend negativo è assolutamente congruo rispetto a questo tipo di situazione. Tra l’altro, proprio prima della partenza della stagione invernale, la stessa Ryanair aveva messo in dubbio i voli su Palermo su più aeroporti perché c’erano in atto delle discussioni, salvo poi trovare un accordo con lo scalo siciliano».

Come sta andando l’esperienza estiva dello scalo forlivese?

«Il primo elemento positivo è che sino ad oggi la performance operativa del vettore chiamato ad operare i voli da noi sostenuti è perfetta, nel senso che non abbiamo avuto ritardi ascrivibili a performance non operative adeguate. Se ci sono stati ritardi, come accaduto per il volo su Corfù di lunedì scorso, si parla di un’ ora o 20 minuti di ritardo dovuti a limitazioni sul traffico aereo dei controllori di volo, un’attività che non dominiamo noi, o a condizioni meteo non favorevoli. C’è stata un’importante accelerazione di vendite nelle ultime due settimane raddoppiando il trend. Questo conferma che i passeggeri tendono a comprare la biglietteria aerea con un anticipo molto limitato rispetto alla data di partenza».

Quali sono le mete più gettonate?

«Le destinazioni che stanno meglio performando sono la Sicilia, sia su Trapani che su Catania che sono dei voli stagionali e che rappresentano degli snodi fondamentali per tutta la Romagna, alcune rotte della Grecia stanno dando risultati eccellenti, penso agli aeromobili pieni alla prima rotazione per Zante e Karpathos. Bene anche Cefalonia e Lefkada, un pochino più indietro Corfù. Abbiamo dovuto posticipare le operazioni di volo su Atene ai primi di agosto, cancellando le date di luglio. Questo perché la ritardata messa in vendita dei voli non ci ha permesso di raggiungere il livello adeguato di vendite».

Proprio in questi giorni sono stati cancellati alcuni voli.

«A malincuore abbiamo dovuto cancellare il collegamento per Mykonos, che non si farà più. Purtroppo non ha avuto la spinta commerciale che ci aspettavamo. Per fortuna il numero di passeggeri era limitato, è vero che abbiamo creato un disservizio e sappiamo che quei pochi passeggeri avevano diritto alla propria vacanza ma il volo a queste condizioni non si poteva proprio sostenere. Abbiamo imparato che anche in questo territorio serve un tempo di metabolizzazione delle rotte messe in vendita che è superiore a quello che pensavamo noi. Nonostante tutto continuiamo a sostenere Go to Travel e dal 1 agosto arriverà a Forlì un ulteriore aeromobile a sostegno dell’attività e principalmente con la funzione di backup, quindi di aereo di protezione, e per andare a raccogliere una serie di opportunità di voli charter ad hoc per il periodo di agosto, settembre e ottobre»

Si è molto discusso sulla possibilità di invertire la pista per le lamentele ricevute da parte di alcuni forlivesi.

«E’ ormai attiva e praticamente ufficializzata l’inversione della pista. L ’annosa questione, per cui tanti abitanti di Forlì tendevano a lamentarsi per il rumore, troverà presto una risoluzione visto che l’inversione è già nei dati pubblicati da Enav per i voli del mese di luglio. Infatti, già in questi giorni gli aerei atterrano e decollano nell’area Bertinoro, verso la campagna».

Quale obiettivi si è posta F.A. per questa stagione e quali novità per l’inverno?

«In termini di passeggeri puntiamo a raggiungere quota 68mila per Go to Travel, 160-165mila se aggiungiamo anche il volume di Ryanair entro la fine 2024. Entro la fine di luglio andremo ad ufficializzare quelle che saranno le destinazioni invernali, per le quali stiamo definendo degli accordi anche con aeroporti esteri per andare a fare una programmazione su alcune città e sicuramente daremo continuità alla Sicilia».

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