“Ero un ragazzo di bottega e a 77 anni amo ancora il mio lavoro”: il Deposito Marmi di Forlì compie 50 anni

Forlì

Compie 50 anni il Deposito Marmi di Forlì, azienda forlivese, affiliata a Cna, specializzata nella lavorazione di marmi-pietre e graniti per la realizzazione di piani per bagni, cucine, forniture per l’edilizia, per scale interne ed esterne ed articoli funerari.

Fondata nel luglio del 1974 da tre soci, tra cui Domenico Ciani ed Elena Lombardi e oggi l’impresa prosegue la propria attività supportata dalle seconde generazioni: Elisa Ulivucci, figlia di Elena a cui è subentrata in società nel 2012 dopo la prematura scomparsa, e Thomas Ciani, figlio di Domenico. «Oggi ho 77 anni – racconta Domenico Ciani – ma ho cominciato a lavorare come marmista ai tempi della scuola, quando ne avevo appena tredici. A quei tempi ero ragazzino di bottega da un artigiano che incideva ancora con lo scalpellino. Solo dopo arrivarono i primi pantografi (strumento che permette di riprodurre disegni in scala diversa). Se penso all’elettronica e ai macchinari di oggi, mi rendo conto che il mondo è davvero cambiato completamente. Adesso è tutto più veloce, nel corso del tempo la tecnologia ha dimezzato il numero degli operatori necessari per una singola lavorazione».

Competenza, affidabilità, flessibilità e intraprendenza sono i quattro pilastri di Deposito Marmi. Una realtà che ha sempre avuto un occhio al futuro e radici salde nella tradizione. «Quando insieme a Elena avviai l’attività – prosegue Domenico Ciani – c’era chi storceva il naso perché avevo deciso di mettermi in società con una donna. Erano altri tempi rispetto a oggi, ma per me fu una scelta naturale dal momento che condividevamo lo stesso progetto. Insieme abbiamo girato in lungo e in largo l’Italia, cercando sempre di instaurare rapporti diretti con i nostri fornitori e i nostri clienti. Se oggi siamo ancora qui, a distanza di così tanto tempo, forse è perché non abbiamo mai fatto il passo più lungo della gamba, preferendo agire con accortezza e in base alle nostre forze reali».

Durante gli anni non sono mancati problemi, crisi finanziarie e rincari delle materie prime. «Abbiamo affrontato tutto evitando slanci in avanti – spiega Ciani – e concentrandoci sulle richieste del mercato. Lavorare sia per l’edilizia, il nostro bacino di riferimento principale, sia per l’arredamento ci ha portato a rimanere fedeli alla nostra dimensione artigianale e a mantenere un approccio manuale a certi tipi di lavorazione». Dopo molti anni è difficile essere ancora innamorati del proprio lavoro ma non è così per Domenico Ciani.

«Riesco a creare qualcosa di nuovo dal nulla – ribadisce il socio-fondatore – e non c’è mai niente di uguale a qualcosa già fatto. L’augurio è di poter restare più a lungo possibile in buona salute per continuare a fare questo mestiere con chi condivide con me la passione per ciò che produciamo ogni giorno».

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