Anche a Cesena e Forlì tre giorni di sciopero per gli avvocati penalisti
Gli avvocati penalisti si asterranno dalle udienze per protesta da oggi fino a venerdì compreso.
«Le Camere penali Italiane hanno proclamato l’astensione dall’attività giurisdizionale per le date del 7,8 e 9 febbraio - si legge in una nota del del Direttivo della Camera Penala della Romagna - La protesta che hanno inteso portare all’attenzione del Ministro e della politica prende le mosse anche dalla tragica situazione dei penitenziari italiani che, pur migliori di quelli ungheresi, non garantiscono tuttavia livelli di assistenza e dignità ai reclusi.
Anche costoro sono esseri umani e le Camere penali non possono tacere dinanzi al numero smisurato di suicidi (già 15 dall’inizio del 2024) ed all’assoluta mancanza di presidi a tutela della salute fisica o mentale.
L’aumento delle patologie psichiatriche è la spia di una società che non garantisce nemmeno ai liberi di superare le criticità, figurarsi a chi vive privo di risorse, di spazi vitali e di cure adatte!
Riecheggiano più che mai attuali le parole dell’illuminista Voltaire “Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una Nazione”.
Non vi può essere, infatti, alcuna civiltà e giustizia se non si riconosce la dignità di chi è rinchiuso e nemmeno può contare su uno Stato che si dichiara garantista ma che nei fatti desidera “gettare la chiave”, impedendo addirittura di rivisitare il giudizio di primo grado in nome dell’efficienza e della speditezza processuale, togliendo agli ultimi il diritto di appellare ed inasprendo le pene.
Per questo è necessario adottare, in tempi brevi, tutti i rimedi volti alla soppressione di norme inique che comprimono i diritti - tra cui il potere di impugnazione del difensore dell’imputato assente -, nonché volti alla realizzazione di una pena costituzionalmente orientata, in grado di rispettare la vita e la dignità di tutte le persone private della libertà personale. Da tempo gli avvocati penalisti denunciano e si battono per un giusto processo e per un sistema penitenziario che si occupi di “trattare” e “rieducare” anziché solo di sorvegliare e punire.
Ecco la ragione dell’agitazione e dell’astensione dalle udienze di questi giorni.
Condividendone i motivi, la Camera Penale della Romagna organizzerà per il prossimo mese, unitamente all’associazione “Nessuno tocchi Caino”, una visita nelle Case Circondariali di Forlì e Ravenna ed un incontro pubblico con l’intento di sensibilizzare anche il territorio locale e confrontarsi su temi così delicati, affinché non debbano essere solo in pochi a “caricarsi sulle spalle i dolori di questa umanità dimenticata»