Alluvione in Romagna, scatta l’Operazione fiducia per gli indennizzi. Curcio: «I cittadini devono sapere che le istituzioni stanno lavorando insieme»

Forlì
  • 04 febbraio 2025

BOLOGNA. Una “operazione fiducia” che parta da alcune «modifiche oggettive che vanno affrontate» e insieme una «grande campagna di comunicazione nei confronti dei cittadini e delle imprese». Così si punta a fare decollare le richieste di indennizzo post-alluvione, ferme a percentuali bassissime in Romagna. Perché le difficoltà, sottolinea il presidente regionale Michele de Pascale, «hanno creato davvero tanto scoramento. Tante persone temono di spendere i soldi della perizia e poi non vedere i soldi dell’indennizzo». Il governatore ne parla accanto al commissario Fabrizio Curcio e al sindaco metropolitano di Bologna Matteo Lepore, al termine di un incontro tenuto oggi coi primi cittadini del bolognese a Palazzo Malvezzi, nel capoluogo regionale. Sugli indennizzi «c’è anche un tema di comunicazione. Bisogna sapere che ad alcuni indennizzi si può accedere», sottolinea Curcio, che cita anche altri due fronti da battere per fare aumentare i numeri: quello dei tecnici e quello delle procedure. Altro tema che resta sul tavolo, in attesa di un decreto del Governo che ampli i poteri di Curcio, è quello di una «definizione univoca degli eventi», l’alluvione del maggio 2023 e quella dell’ottobre 2024. Senza scomodare Bologna, colpita molto di più nell’ottobre scorso, col tema complicatissimo dei canali interrati da affrontare, De Pascale cita il caso di San Benedetto val di Sambro, anch’essa colpita molto di più nel 2024. Quel Comune «non riesce a gestire neanche i fondi del 2023 senza pianificare quelli del 2024». Su questo, sottolinea Curcio «dobbiamo fare una proposta concreta, realistica, sostenibile al Governo, che la valuterà. Ma vedo che c’è grande condivisione anche su questo: siamo lavorando insieme per fare una proposta che sia condivisibile». I cittadini, afferma ancora il commissario succeduto a Francesco Paolo Figliuolo, «devono sapere che le istituzioni stanno lavorando insieme per la risoluzione dei problemi. Alcuni li riusciamo a risolvere rapidamente con qualche colpo di cacciavite, come li chiama il presidente de Pascale, per altri c’è bisogno di un po’ più di pazienza. Però stiamo lavorando pancia a terra».

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