A Dovadola nasce un Centro di spiritualità dedicato alla Bianchi Porro
Un centro di spiritualità dedicato a Benedetta Bianchi Porro. A Dovadola è forte l’attesa per il nuovo polo dedicato alla beata, morta il 23 gennaio 1964 a Sirmione del Garda a causa della neurofibromatosi, malattia che lei stessa, studente in medicina, si era autodiagnosticata nel 1956. Pur in questa drammatica condizione riscoprì la bellezza della fede e divenne testimone di speranza per tante persone in tutto il mondo.
Il luogo
A fianco della Badia di Sant’Andrea, l’antica abbazia cluniancense che dal 22 marzo 1969 custodisce le sue spoglie mortali, si sviluppa Villa Tassinari-Blanc. Il centro avrà sede proprio nel grande edificio, per secoli dimora di famiglie patrizie, dai principi Borghese ai Tassinari detti della Badia, sino ai Blanc Tassinari e alla Fondazione Amici di Benedetta, che l’ha acquistato una ventina di anni fa. In Rete sta avendo ampia diffusione un video, con voce parlante del biografo ufficiale della beata, don Andrea Vena, che spiega lo stato dell’arte del progetto. «Appena entrati al piano terra della villa, c’è l’ufficio accoglienza, utile a ricevere informazioni e la disponibilità di una guida. I quadri dedicati a Dovadola accolgono e spiegano la presenza di Benedetta in questa località. C’è anche una stanza con i libri attualmente in vendita e conformi al testo base da me pubblicato con edizione critica». Si arriva nella sala riunioni, ai cui lati sono affissi i pannelli con la sintesi della vita della giovane, per poi sbucare nel corridoio principale, dominato dal portone d’ingresso dei gruppi: «Qui, alle pareti, le foto e i pensieri della Beata Benedetta». Il percorso continua con la stanza che custodisce le reliquie di Benedetta, con i suoi disegni, i diari, le bambole, le borse, e poi le foto, fra cui quella celeberrima con l’immagine dell’ultima comunione «prima dell’incontro con sorella morte». Seguono le sale con la raccolta degli scritti pubblicati in lingua italiana e straniera, la corrispondenza, e parte dei doni giunti in onore della beata.
La beatificazione
C’è pure un ambiente dedicato ad Anna Cappelli, l’instancabile promotrice della causa di beatificazione e canonizzazione di Benedetta, scomparsa nel 2005: «Fu proprio lei – continua il biografo – assieme ai volontari di un tempo, a decidere l’acquisto della villa Blanc, per adattarla alle finalità appena esposte».
La mostra
All’interno degli ambienti allestiti dalla Fondazione è possibile ammirare anche una mostra di grande spessore: si tratta del laboratorio e di alcune opere del grande scultore e pittore siciliano Francesco Messina, scomparso nel 1995. «Il progetto – conclude don Andrea – prevede nel prossimo futuro anche il riordino e la pulizia di una seconda sezione della villa, dove poter accogliere gruppi per ritiri di una, due giornate. Insomma, il sogno è grande». Il nuovo centro di spiritualità dedicato a Benedetta Bianchi Porro sarà inaugurato il 23 gennaio 2025, in occasione della festa della beata.