Forlì, gli studenti del Liceo Scientifico all'Expo Dubai per progettare le Olimpiadi invernali
Dal 3 al 5 marzo scorso, a Dubai, in occasione dell’Expo 2020, una rappresentanza del Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli di Forlì ha preso parte alla settimana dello sport presso il Padiglione Italia. L’attività, realizzata per iniziativa e col finanziamento del Ministero dell'Istruzione, era intitolata "Give Me Five, the Olympism and Winter Sport Hackathon" e consisteva nella progettazione virtuale di grandi eventi sportivi per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. I 30 studenti che hanno preso parte a questa sfida, provenienti da 15 diversi istituti superiori (10 italiani e 5 emiratini), hanno lavorato insieme divisi in 8 team, condividendo ogni fase del progetto. A rappresentare il Liceo a Dubai, in presenza, c’erano Cosimo Pieri (5°M) e Marco Paggetti (5°E), mentre Alida Castagnoli (5°N) e Martina Ravaioli (4°E) hanno svolto l'attività a distanza. Durante la cerimonia di chiusura di sabato pomeriggio, i team in gara hanno presentato le loro soluzioni e hanno ricevuto i complimenti da parte del Commissario Generale Paolo Glisenti per la varietà e la freschezza delle loro idee nonostante la difficoltà delle sfide, che risultano le stesse a cui stanno lavorando i migliori professionisti in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina.
Per i ragazzi è stata un'esperienza unica che ha permesso loro di confrontarsi su sfide molto difficili con studenti provenienti sia da paesi diversi sia da realtà italiane differenti.
“È stata un'esperienza formativa unica nel suo genere, in quanto abbiamo avuto la possibilità di metterci nei panni degli organizzatori dei grandi eventi di cui ci siamo dovuti occupare (Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026). Inoltre abbiamo potuto affinare le competenze comunicative in lingua inglese, mettendo alla prova la nostra capacità di collaborare in un gruppo eterogeneo per conseguire un obiettivo comune. Un altro punto forte di questa esperienza è stata la possibilità di muoverci liberamente con la fantasia per trovare soluzioni innovative ed efficienti a problemi complessi. In conclusione, è stata un’esperienza altamente formativa anche dal punto di vista relazionale, dal momento che, in pochissimi giorni, lavorando con ragazzi e ragazzi mai visti prima, siamo riusciti a formare un gruppo molto unito e collaborativo” (Marco Paggetti 5°E)
“Sogno o son desto? Ho avuto la possibilità di confrontarmi, di discutere, di gioire con ragazzi di altri paesi e culture. La mia formazione liceale mi ha fornito la capacità di cogliere questa occasione, unica nel suo genere, per capire quanto si possa fare se esiste una volontà comune di collaborazione. Lo scenario dell'Expo di Dubai ha amplificato questa dimensione cosmopolita che ci ha tenuti uniti anche se ci conoscevamo da poche ore. Gli argomenti erano uno stimolo per sviluppare le idee e valorizzare la personalità del singolo al servizio del team. I risultati prodotti sono esempi per capire cosa possiamo fare noi che siamo il futuro del nostro paese.” (Cosimo Pieri 5°M)
“Un'esperienza molto intensa che mi ha dato la possibilità di imparare in pochissimi giorni quante variabili vadano considerate nell'organizzazione degli eventi. Coordinarsi con gli altri componenti a distanza non sempre è stato facile, ma siamo riusciti a ottenere un buon risultato finale. Avere un riscontro concreto del proprio studio alla fine di un hackaton permette di capire ancora meglio le competenze e le qualità di ciascuno di noi.” (Martina Ravaioli 4°E)