Treni, linea Castel Bolognese-Bologna, i comitati: “Un tunnel per Imola e riesaminare l’impatto di un viadotto”

  • 17 gennaio 2025

Sul progetto di quadruplicamento della ferrovia Bologna-Castel Bolognese bisogna “coinvolgere i territori”, dare “corretta e puntuale informazione”, e arrivare a una “soluzione il più condivisa per migliorare il servizio”, minimizzando l’impatto ambientale ed evitando soluzioni che non abbiano ricadute favorevoli per il territorio. E’ quanto hanno chiesto i comitati all’assessora regionale alle Infrastrutture, Irene Priolo in un incontro che si è tenuto ieri e dove gli stessi comitati hanno ribadito le loro perplessità sulle ipotesi di corridoio proposte da Rfi e contenute nel documento integrativo del 12 ottobre dello scorso anno.

“Un tunnel per Imola”

Allo stesso tempo i comitati hanno rilanciato “l’ipotesi del tunnel per l’attraversamento di Imola, la necessità di riesaminare l’interconnessione di Solarolo con la linea Castel Bolognese-Ravenna, e l’impatto che la struttura in viadotto determinerebbe lungo tutto il rimanente percorso”.

Al summit con Priolo c’erano Armando Martignani e Lorenzo Domenicali per il Comitato imolese NoViadotto, Fabrizio Romagnoli e Valentina Zocca del Comitato Alta Velocità Fonti di Colunga San Lazzaro, Daniele Dalla Casa, Rita Dalla Casa e Fabio Negroni del Gruppo cittadini Castel San Pietro Terme, e Marialuisa Raneri e Marco Mengozzi del Comitato Alta Velocità Solarolo. All’assessore che ha spiegato che la Regione non è intenzionata a perdere il finanziamento, i comitati hanno sottolineato “la necessità che, superata la pausa elettorale che ha interessato sia i Comuni che la Regione, e la concomitante emergenza alluvionale, la politica regionale deve riappropriarsi della situazione, e pretendere da Rfi un ‘global project’ quantomeno regionale per vedere l’opera nel suo insieme”.

Sono gli stessi comitati, in una nota, a dire che “l’assessorato ha ammesso le discrepanze e le anomalie durante il dibattito pubblico, avvenuto in periodi molto delicati per le amministrazioni in piena campagna elettorale, sia comunali che regionali, sovrapposte alle emergenze alluvionali e in assenza del governatore”. Armando Martignani, coordinatore dei comitati, assicura infine che il coordinamento produrrà “unitariamente altre significative osservazioni”.

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