Faenza, studente-pusher tra i coetanei: giudizio immediato per il minore

Faenza

Secondo l’accusa, sarebbe stato il pusher della scuola. Coetanei, compagni di classe, conoscenti, chi voleva droga si sarebbe rivolto a lui. Ancora minorenne, eppure era già organizzato come uno spacciatore professionista, con tanto di “libro mastro” con nomi e cifre.

Arrestato verso la fine del mese di agosto dopo essere stato sorpreso con oltre tre etti di hashish in casa, nei confronti dell’adolescente faentino è stato notificato il decreto di giudizio immediato. In buona sostanza la Procura presso il tribunale dei minorenni di Bologna ritiene siano state raccolte sufficienti prove a carico del giovane.

Così i difensori del ragazzo - gli avvocati Christian Biserni e Claudio Cicognani - hanno depositato istanza di rito abbreviato, ottenendo un rinvio del processo a inizio 2025. Nel frattempo il giovane si trova ancora agli arresti domiciliari, con autorizzazione a uscire di casa per recarsi a scuola.

L’arresto e la perquisizione

Era la fine di agosto quando i carabinieri di Borgo Durbecco intercettarono il ragazzo sorprendendolo spacciare. Gli avevano trovato addosso 16 grammi di hashish, decidendo così di estendere la perquisizione a casa, insieme al Nucleo operativo e al Nucleo cinofili di Bologna. E qui avevano trovato la “scorta”: 315 grammi di sostanza, con tanto di bilancino e materiale per il confezionamento delle dosi, oltre a un coltello e a un quaderno nel quale registrava informazioni ritenute importanti relative l’attività di spaccio.

Considerati i precedenti di polizia, il giovane era stato inizialmente portato nel carcere minorile in stato di arresto e poi rilasciato ai domiciliari. Parallelamente l’operazione antispaccio era proseguita passando al setaccio diverse abitazioni di altrettanti giovanissimi tra Faenza e a Modigliana.

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