Solarolo, premiata la merceria divenuta simbolo di resilienza del commercio nei piccoli paesi

Fuori, lungo il desolato e centralissimo corso Mazzini, c’è una nota di colore: un cuore d’oro appeso alla veranda di un negozio. E’ uno dei pochi rimasti aperti in un panorama di saracinesche abbassate, porte chiuse, oppure aperte per lasciare asciugare i muri di stanze vuote, ancora umidi dopo l’alluvione del 2023. Quel cuore fa quasi tenerezza. Il negozio che segnala è quello di di “Grazia non solo merceria” che ieri mattina è stato insignito da parte della sindaca Maria Diletta Beltrani di un attestato di riconoscenza e omaggiato con una ceramica artistica: un esempio di resilienza nell’anniversario dei quattro decenni di attività.

“Grazie per questi 40 anni dedicati a tenere vivo con passione il commercio del nostro paese” è stato scritto sulla pergamena.

Alla consegna anche i dirigenti della Confesercenti, ma soprattutto hanno voluto esserci tanti amici, clienti, perfino il parroco (don Tiziano) davanti ad un buffet per festeggiare questa signora simbolo del commercio a Solarolo.

«Ho aperto giovanissima, rilevando la licenza di un negozio di origini antiche – afferma la titolare Grazia Dal Borgo -: ero arrivata in paese da Faenza, per amore di mio marito. Avere un negozio è sempre stata la mia passione».

Articoli per il cucito e la sartoria, biancheria intima, abbigliamento: è questo il settore merceologico, ma bisognerebbe aggiungere la funzione sociale, perché questo spazio di prossimità è diventato un punto di riferimento, un luogo d’incontro meta di una clientela affezionata che non manca di intrattenersi per scambiare notizie, dispensare consigli, commentare le vicissitudini contemporanee.

«La qualità, il rapporto con il cliente, ascoltare le varie esigenze è una delle poche armi che ho per combattere la grande distribuzione e la crisi: così mi sono ritagliata il mio spazio e tengo botta – dice Grazia, supportata dalla sua commessa Barbara – . Qui possono venire a comprare anche solo uno spillo, ma la considerazione è uguale per tutti».

«Poi sono arrivati il Covid e l’alluvione: è stato davvero difficile resistere e restare in un piccolo paese, mantenere questa forma di commercio e farne reddito».

La formula di Grazia è quella della serietà, dell’attenzione riservata, del consiglio utile che ormai trovi solo in queste piccole realtà radicate anche sui sentimenti. Durante l’incontro i dirigenti di Confesercenti (Walter Dal Borgo e Graziano Gozi) hanno rimarcato come i negozi di vicinato «svolgono un ruolo fondamentale di presidio e di socialità. Il paese ripaga la qualità, il servizio di prossimità e il lavoro di tanti anni con l’affetto e la stima».

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