Sequestro Guidotti a Mosca: l’ideatore viveva a Faenza ed è stato arrestato VIDEO
Arrestato il presunto ideatore del sequestro di Stefano Guidotti, il manager italiano rapito nel centro di Mosca il 28 giugno scorso e poi liberato da un blitz delle forze speciali russe. Le indagini, svolte anche in collaborazione con la federazione russa, hanno condotto ad un cittadino uzbeko di 44 anni che vive a Faenza dall’inizio della guerra in Ucraina e che lavorò anche per l’azienda di Guidotti. Ieri sono scattate le manette, con l’accusa di concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione.
La svolta nell’inchiesta, condotta da Ros Carabinieri e Sco della Polizia è stata illustrata stamane in Procura a Bologna. “Secondo l’ipotesi accusatoria è chi ha organizzato e chi ha architettato l’intera operazione, tanto è vero che poi gestiva in prima persona l’inizio di trattativa per la definizione del riscatto per il rilascio”, spiega il procuratore facente funzioni Francesco Caleca, al suo fianco la pm Beatrice Ronchi.
L’appuntamento a Imola
L’uzbeko, a quanto risulta dalle indagini, avrebbe dato appuntamento a Imola ad un manager della azienda Siad subito dopo il sequestro per discutere del rilascio di Guidotti. In quell’occasione non sarebbe stata definita una cifra, in attesa di un secondo appuntamento “che però poi non avverrà mai perchè contemporaneamente le forze speciali russe liberano l’ostaggio a Mosca”, è la ricostruzione degli investigatori. Il consulente, che viveva a Faenza, “in passato aveva avuto rapporti di collaborazione con la Siad, ma poi era stato allontanato”.