Riolo Terme, tutto pronto per la grande Fiera dell’agricoltura

Il mondo agricolo regionale si prepara ad invadere, piacevolmente, la cittadina termale dove dall’11 al 13 aprile è attesa Agriolo, sedicesima edizione della Fiera dell’agricoltura.

L’ appuntamento richiama ogni anno oltre 20 mila visitatori nei tre giorni e si distingue quale kermesse rivolta a tutti, anche alle famiglie, alle scuole, ai giovani. Il fulcro saranno le esposizioni tecnologiche (meccanizzazione), dove non mancano mai attrezzature innovative proposte da circa cinquanta operatori compresi i florovivaisti.

E poi i prodotti tipici di altre cinquanta aziende che scendono in strada con le loro specialità.

Attrazione rara, meta irrinunciabile della fiera è la grande esposizione zootecnica: tori, vitelli, mucche, puledri, cavalli, ovicaprini e animali da cortile. Si potrà assistere alla schiusa delle uova e nascita in diretta dei pulcini, osservare il lavoro delle api in un alveare, restare incantati dalla mungitura a mano, vedere esemplari e razze particolari e tipiche allevati nelle fattorie. Un’occasione unica è l’asta dei vitelli da “ristallo” già svezzati (il sabato alle 10,30), ne saranno aggiudicati una ventina.

Nell’intenso programma trovano posto spettacolari esibizioni (taglio dei tronchi con ascia e sega), antichi giochi, simulazioni, sfilate di mezzi agricoli storici, dimostrazioni, laboratori e competizioni quali la gara delle “sfogline” alla quale parteciperà anche la sindaca Federica Malavolti, intervenuta ieri a presentare l’evento, insieme al presidente di FatAgri Stefano Quarneti, subentrato a Francesco Dalmonte, recentemente scomparso e ricordato nell’occasione.

L’apertura sarà di tipo scientifico (venerdì ore 20, sala Ghinassi) con il convegno “Danni alluvionali al mondo agricolo. Mancati risarcimenti ed eventuali soluzioni”, in collaborazione con l’Ordine dei periti agrari.

«Il settore – ha detto la sindaca – è fondamentale per l’economia collinare e sta vivendo grandi disagi e danni a seguito dei mutamenti climatici, ma i nostri agricoltori sono pronti ad evolversi e collaborare verso le strategie per farvi fronte. Il convegno parlerà anche delle opportunità per mettersi in gioco ed evitare spopolamento e impoverimento del territorio».

A rendere possibile la kermesse è una nutrita schiera di volontari, sostenuti dagli enti istituzionali e dall’associazionismo locale, coordinato da FatAgri.

«In primo piano – ha detto Stefano Quarneti - è tutta la civiltà agricola, quella passata e quella attuale. In grande considerazione sono inoltre gli aspetti enogastronomici ai quali è riservato il parco Pertini con stand aperti fin dal venerdì alle 11».

Da anni è attiva una collaborazione con l’Istituto Alberghiero Artusi e con la parrocchia che mette a disposizione ampi spazi. Tra le attrazioni si segnala la doppia sfilata di auto, moto d’epoca e trattori a “testa calda” il sabato e la domenica quando saranno accompagnati dalla banda di Casola Valsenio.

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