Riolo Terme, Alberghiero: «Basta con il cibo spazzatura», gli studenti chiamati a inventare merende sane

Faenza

«Dichiariamo guerra al consumo di cibo spazzatura tra i banchi di scuola. Merendine, prodotti dei distributori automatici, snack, energy drink non corrispondono a un’alimentazione salubre perché sono cibi ultra processati e ultra formulati in contrasto con il benessere». Lo ha dichiarato Assuero Zampini, direttore della Coldiretti, intervenuto ieri all’Istituto Alberghiero di Riolo Terme per lanciare il concorso tra studenti di educazione alimentare e sostenibile “Merenda slow mediterranea”.

Insieme alla scuola sono partner dell’operazione il Rotary Club Romagna Ovest e Campagna Amica, il cui responsabile di zona Andrea Conti ha citato uno studio inglese, secondo il quale «certe sostanze nei prodotti di consumo dei nostri ragazzi creano assuefazione superiore al consumo di alcol e di poco inferiore al fumo delle sigarette».

L’idea è partita da una docente, Sara Marani, dopo una nota ad uno studente: «Beve Coca-Cola e mangia durante la lezione...”. Dell’episodio si è poi molto discusso e le riflessioni hanno portato all’avvio del progetto, al fine di sensibilizzare gli studenti ad una corretta alimentazione, invitandoli a realizzare con le proprie mani con creatività e fantasia una merenda adatta ad essere consumata durante la ricreazione.

Finora hanno aderito in 60. I lavori dovranno essere consegnati entro il 25 febbraio, poi una giuria deciderà le migliori merende rispondenti a criteri ben precisi: materie prime semplici e non trasformate, filiera corta, ingredienti economici, facili da reperire, prodotto finale comodo, pratico da consumare.

Ma non solo: la merenda deve essere in linea con la tradizione territoriale, fornire la giusta dose di energia, senza tralasciare gusto e appetibilità, deve rispettare la sostenibilità, la stagionalità, e la biodiversità, scegliendo ingredienti provenienti da ambienti genuini e non influenzati da sistemi ambientali, economici e sociali negativi.

Per la fornitura di materie prime stagionali si è impegnata l’Azienda Ca’ di Viazadur di Faenza, affiliata a Coldiretti e Campagna Amica. Ogni partecipante dovrà documentare le fasi di preparazione della ricetta (fuori dalla scuola) con video da pubblicare sui social. Sono in palio borse di studio dai 50 ai 400 euro.

L’iniziativa è stata bene accolta dall’Istituto: «Ha sfondato una porta aperta - ha detto il preside Stefano Rotondi - viste le problematiche legate al cibo che possono sorge e alle quali dedichiamo particolari attenzioni nelle nostre lezioni».

Per Sara Marani «vi è un boom di allergie e intolleranze legate ai cibi ultra processati e ultra formulati». La partecipazione di Coldiretti è finalizzata a valorizzare la dieta mediterranea, simbolo di salute, benessere, legame con il territorio, prossimità e convivialità.

«Il valore del nostro cibo - ha detto Assuero Zampini - è ora più che mai sotto attacco di multinazionali che vorrebbero sostituire pane, pasta, frutta legumi, cereali, olio extra vergine, carne e pesce, provenienti dalle nostre aziende, con preparati industriali, indistinti e artificiali. E’ dunque necessario educare alla consapevolezza di ciò che si mangia, Da qui le nostre campagne sulle etichette e altre iniziative sul tema».

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