Rimini, modelle vestite da suore sexy e baci proibiti in chiesa: fotografo faentino a processo

Era il 23 luglio 2015 quando il fotografo faentino Giorgio Augelli e il suo staff hanno deciso di allestire un set fotografico tra le rovine della chiesa di Trarivi (frazione di Montescudo, nel Riminese), tempio a cielo aperto perché privo del tetto crollato sotto il peso delle bombe alleate durante la seconda guerra mondiale ma ancora in attività tanto da essere scelta, ovviamente nella stagione più calda, per la celebrazione di molti matrimoni. Quella sera, invece, lo scopo era stato altro: fare scatti a due figuranti travestite da suore sexy che si scambiavano effusioni amorose (baci principalmente). Tutto questo sotto lo sguardo attento di un prete, anche in questo caso finto, che le benediceva dall’altare. Come sfondo alla scena una grande croce. Una passante sentendoli ridere di gusto aveva scoperto l'affronto. Verificato in prima persona cosa stava accadendo, aveva subito segnalato la situazione ai carabinieri che si erano precipitati sul posto insieme al vice sindaco dell’epoca e al parroco. Augelli e il suo staff se ne erano potuti andare dopo aver raccolto il materiale ma, soprattutto, solo dopo essere stati compitamente identificati. Una “provocazione” «che non voleva essere blasfema» ha sempre sostenuto il fotografo costata a lui e ai tre attori l’incriminazione per violazione di domicilio e offesa a confessione religiosa. Come detto, infatti, la chiesa non è sconsacrata. E per accedervi, secondo le risultanze delle indagini dei carabinieri avallate dalla Procura della Repubblica, i quattro per accedervi hanno violato una proprietà privata. Per entrare, secondo l’accusa, è obbligatorio attraversare un cancelletto dove sono affissi giorni e orari di quando è possibile accedere. Nei fine settimana, tra l’altro, momento di maggior afflusso di visitatori, il varco è presidiato anche da un guardiano.