“Per la Faentina vogliamo nuovi treni e indennizzi per i pendolari”: la lotta per un servizio accettabile
La sostituzione o l’ammodernamento dei treni, sanzioni per i disservizi da ridistribuire ai pendolari, scontistica o sospensione dei costi di abbonamento fino alla ripresa di un servizio accettabile, nuovo orario, con più corse, diurne notturne e “veloci”.
Sono alcune delle proposte contenute nel “Manifesto per la Faentina” lanciato dai partecipanti alla manifestazione, promossa dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello e dal Comitato Pendolari “Mugello attaccati al treno”, che si è tenuta ieri mattina a Borgo San Lorenzo contro i disservizi e per il futuro della tratta ferroviaria che collega Firenze a Faenza, usata ogni giorni da migliaia di pendolari per recarsi al lavoro o a scuola.
All’iniziativa sindaci e cittadini dei territori interessati dalla Faentina, quindi del Mugello e della valle del Lamone, ma anche alcuni comuni della Valdisieve.
I firmatari chiedono alle Regioni interessate, Toscana ed Emilia Romagna, di sottoscriverlo.
«La sottoscrizione del Manifesto - si legge nel documento - dovrà inoltre produrre una concertazione tra Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Ravenna e gestori del Trasporto Pubblico Locale, per concordare e sottoscrivere una pianificazione degli interventi necessari (come parcheggi scambiatori, sistema di agevolazioni tariffarie per gli utenti più distanti...) volti a consentire un’alternativa sostenibile al mezzo privato, visti i target di riduzione delle emissioni (inquinanti e climalteranti) che i programmi comunitari e nazionali sopracitati ci obbligano a rispettare».
Queste le 14 richieste contenute nel Manifesto per la Faentina: 1) Impegno a fornire entro il 15 marzo il cronoprogramma definitivo sulla sostituzione dei treni, che dovrà prevedere la quasi totale sostituzione entro il 2025 e la modernizzazione di quelli rimanenti; 2) Impegno da parte della Regione ad adottare le sanzioni previste dal contratto di servizio; 3) Creazione di un tavolo permanente sulla Faentina; 4) Aumento delle corse che si attestano ai binari diversi dal 17 e 18 della stazione di Santa Maria Novella e realizzazione di infrastrutture che facilitino lo spostamento dai binari 17 e 18; 5) Verifica degli interventi e cronoprogramma in tempi rapidi degli investimenti sottoscritti nel dicembre 2017 e in gran parte disattesi; 6) Previsione di nuclei di manutenzione sulla linea Faentina, sia a Marradi che a Borgo San Lorenzo; 7) Meccanismi di scontistica o sospensione dei costi di abbonamento dei pendolari fino alla ripresa di un servizio accettabile; 8) Previsione di bus sostitutivi dedicati alle scuole nella tratta Marradi – Faenza, vista la difficile gestione odierna; 9) Individuazione di un responsabile per la gestione dei bus sostitutivi; 10) Cronoprogramma dettagliato e completo degli interventi sulle frane della tratta Marradi-Faenza; 11) Un nuovo Memorario, con maggiori corse sia diurne che notturne; 12) Maggiori servizi e integrazione del Tper Emilia Romagna per il territorio della Valle del Lamone, superando anche il confine regionale; 13) Verifica di una nuova progettualità per corse “veloci” che abbattano i tempi di percorrenza dalle stazioni principali; 14) Modifica del contratto di servizio, o formalizzazione di uno specifico addendum, che torni a rendere obbligatorio per Trenitalia confrontarsi singolarmente almeno una volta all’anno direttamente sul territorio.