Sacra famiglia e presepi con meditazioni sul Natale sulle antiche tele stampate. Per la prima volta 13 disegni di artisti conosciuti sono in esposizione nella chiesa di Gambettola e presso la casa della memoria Bendandi di Faenza. Si tratta di tele stampate che riproducono Madonne e presepi realizzati da artisti che hanno collaborato nel corso del tempo con la bottega Pascucci. Sono stati impressi su particolari torselli di canapa antica. I proprietari dei torselli li custodivano in casa, inutilizzati, e li hanno consegnati alla bottega e da questa finemente disegnati a mano, come pure a mano è stato fissato il colore sulla tela con il tipico procedimento artigiano.
Mostre a Gambettola e Faenza
Questa particolarissima raccolta di ben 13 esemplari (72 x 110 centimetri) che ben si abbina al periodo natalizio è stata realizzata in tre copie: una è conservata nell’antica bottega di via Verdi, le altre due per la prima volta sono approdate in mostre da ammirare. La prima esposizione è nella locale chiesa parrocchiale di Sant’Egidio abate, in centro a Gambettola, l’altra presso la casa-museo Bendandi di Faenza (Raffaele Bendandi 1893-1979 era uno studioso di astronomia e terremoti, ndr). Entrambe le mostre, sono visitabili liberamente e si protrarranno almeno fino all’Epifania.
Gli artisti
Gli artisti disegnatori coinvolti sono in parte scomparsi come Tinin Mantegazza, Ilario Fioravanti, Gianfranco Zavalloni, e in parte viventi come Massimo Sirotti di Longiano, Vittorio Belli di Cesena, Nevio Bedeschi di Faenza. Anche gli autori degli scritti sono in parte viventi come Fabio Molari poeta e sindaco di Montiano, papa Francesco, don Gianni Cappelli, mentre tra gli scomparsi ci sono Tonino Guerra, Vittorio Ragazzini, San Francesco d'Assisi, Gianni Rodari.
Tredici tele da ammirare
«Si tratta di meditazioni sul Natale - afferma Riccardo Pascucci - sono opere di artisti che hanno collaborato con la nostra bottega nel corso degli anni che abbiamo con pazienza riprodotto su antichi torselli di canapa. È incredibile quanti torselli “bianchi” ossia senza disegni, sono saltati fuori dai bauli delle nonne e gli ultimi proprietari li hanno portati a noi perché non sapevano cosa farne. A noi invece è venuta l’idea di farli risorgere a nuova vita con i disegni di Natale di artisti che hanno collaborato nel tempo con la nostra bottega che abbiamo pensato di arricchire abbinando pensieri di poeti e religiosi».
