Lui, lei e l'altro: lotta tra cicogne gelose a Faenza VIDEO

Faenza

È alle porte la stagione primaverile, un po’ anticipata se si guarda agli alberi da frutto quasi tutti fioriti ed esposti ai rischi di gelate tardive. Altro segnale è l’arrivo degli uccelli migratori, ancora non si vedono rondini o gruccioni, ma le cicogne sì, qualcuna di loro è già arrivata all’Oasi vicino alla Caviro. È tornato da un lungo viaggio anche Ulisse, l’esemplare maschio che ad ogni stagione si ricongiunge alla sua Penelope, stanziale a Faenza. Stavolta però ha trovato un’amara sorpresa. Lei lo ha tradito. Dopo avere sorvolato mari tempestosi e deserti arsi ha trovato la sua compagna con un “altro”. Ne è scaturita una lotta furibonda: un’ora e mezza di violenta battaglia aerea. E la scena di gelosia è stata ripresa da un drone manovrato da Sergio Montanari presidente dell’Associazione Amici delle cicogne. Il filmato documentario è stato realizzato a debita distanza per non turbare l’evolversi naturale del conflitto. Inequivocabili comunque le sequenze della battaglia aerea di corteggiamento tra i due maschi rivali per la conquista della femmina. «Somiglia un po’ all’Odissea questa vicenda – afferma Montanari –. Ulisse il migrante tornato è un esemplare di cicogna maschio che da quattro anni sverna in Africa, lasciando la compagna in città, ma poi sempre ritrovata ad attenderlo ad ogni stagione. Con lei si è accoppiato per almeno quattro anni e sono nati diversi pulli. Stavolta invece ha sorpreso la sua Penelope nel nido già pronto con un altro esemplare, che chiamerei Antinoo, il capo dei “proci” al cui corteggiamento, penso che lei possa avere già ceduto, avendola vista amoreggiare già da qualche giorno». Ulisse, ovviamente non l’ha presa bene e ha sfidato l’avversario in amore: dopo alcuni giri di circostanza per rendersi conto della situazione è piombato sul nido con volo radente e ha sferrato l’attacco con potenti colpi di becco usato come una spada. L’altro ha reagito e, stile film fantasy, ne è nato un vero duello aereo tra spadaccini volanti, in parte sulla piattaforma che ospita nido ma anche in aria a oltre venti metri di altezza. «Uno spettacolo se così si può chiamare – continua Montanari – al punto che mi sono emozionato: non riuscivo più a gestire il drone che ho cercato di mantenere distante per non interferire ed evitare che potessero prendersela con quell’oggetto volante non decifrabile». La lotta per la riproduzione è durata un’ora e mezza e alla fine è stata coinvolta pure la femmina, che ad un certo punto ha aiutato uno dei due contendenti. «Al momento uno dei maschi si è allontanato ma potrebbe avere perso solo il primo round, infatti credo che sia ancora nei paraggi: ciò che non sono riuscito a capire è se l’ha avuta momentaneamente vinta Antinoo o Ulisse». Nel nido sono rimasti in due e nei prossimi giorni forse qualcosa potrà ancora accadere: tra una settimana dovrebbero essere deposte le uova. A questo punto di chi saranno i figli della covata è un bel dilemma? Ulisse, forse, come canta Renato Zero “il triangolo non l’aveva considerato”.

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