Le ferite di Faenza. Il sindaco: "Solo con queste forze non possiamo farcela" - Gallery
Fogli, libri e quaderni messi ad asciugare, la dolorosa selezione di ciò che si può recuperare da quello che si deve buttare. Faenza prova a ripartire dopo le ferite dell'alluvione, con la consapevolezza che la guarigione purtroppo non avrà tempi brevi.
Il sindaco: "Solo con queste forze non possiamo farcela"
A Faenza sono in campo 65 mezzi tra camion e mezzi movimento terra, con 170 volontari della protezione civile e "questi numeri stanno crescendo, ma sono ancora assolutamente insufficienti. Solo con queste forze, non possiamo farcela".E' l'appello del sindaco Massimo Isola, che dai social chiede "nuovi mezzi in campo, aiuti, squadre" per una città "dal cuore grande che sta combattendo una battaglia straordinaria, contro un evento epocale. La sfida è incredibile".
Il primo cittadino spiega che "siamo impegnati su tantissimi fronti, chiedendo tutti gli aiuti possibili, rinforzi a livello nazionale, per rendere la nostra capacità di azione più efficace". E' vero, aggiunge, che "un po' alla volta, si percepiscono i primi risultati: il fango, le montagne di migliaia di tonnellate rifiuti, la ricostruzione degli argini, il lavoro per liberare cantine e abitazioni". Ma anche che quello che è iniziato è un lavoro "complicatissimo, di dimensioni enormi" che viene portato avanti per finire nel minor tempo possibile. "I tempi della rinascita non potranno essere brevi, ma è una sfida che vinceremo. Tutti assieme", conclude Isola.