Il 25 aprile a Faenza. Il sindaco Isola: “Ricordare non è nostalgia, ma un dovere verso i giovani”




Faenza questa mattina ha celebrato l’80° anniversario della Liberazione. Ottanta anni fa l’Italia si rialzava dal buio della guerra, dall’odio e dalla paura. “Oggi - ha scritto il sindaco Massimo Isola - festeggiamo chi ci ha donato la libertà e la forza di una comunità che ha saputo ricostruire sulle macerie, scegliere la democrazia, guardare avanti. Ricordare non è un esercizio di nostalgia, ma un atto di coraggio e un dovere verso le future generazioni. La memoria è viva, se la custodiamo con rispetto. E la memoria è nostra, se impariamo a trasformarla in impegno. Buon 25 aprile!”.
La cerimonia si è aperta alle 9 nella Basilica Cattedrale, con la funzione religiosa celebrata dal Vicario Generale Mons. Michele Morandi. A seguire, alle ore 10, il corteo si è spostato al Faenza War Cemetery in via Santa Lucia, dove sono stati resi gli onori ai militari alleati caduti per la libertà dell’Italia e dell’Europa. Alle 10.30 ha avuto luogo la celebrazione ufficiale presso il Monumento alla Resistenza, in viale Baccarini.
Dopo l’orazione del primo cittadino è stata presentata l’installazione “Vector of Memory”, parte del progetto Liberation Route Europe, a cura del Comitato LRE Italia. L’intervento dello storico Daniele Susini ha offerto una riflessione sulla memoria della Resistenza e sull'importanza della trasmissione intergenerazionale di quei valori.
Il corteo, accompagnato dalla Brass Band Faentina, ha quindi proseguito fino a Piazza del Popolo, dove il Teatro Due Mondi – Laboratorio Senza Confini ha proposto un’azione teatrale corale contro tutte le guerre, chiudendo simbolicamente la mattinata con un messaggio di pace e solidarietà.
Nel corso della mattinata, sono stati inoltre resi omaggi ai cippi dei Caduti della Guerra di Liberazione nel forese faentino: al monumento di Granarolo Faentino, di Pieve Cesato e di Reda.
L’80º Anniversario della Liberazione è stato, ancora una volta, l’occasione per riaffermare con forza i valori della democrazia, dell’antifascismo e della partecipazione attiva alla vita civile del Paese da parte della città di Faenza.