Faenza,speleogi contro tutti a difesa della Cava di Monte Tondo
Prosegue il dibattito intorno al futuro della cava di Monte Tondo: nei giorni scorsi si sono rincorse le dichiarazioni da parte alcuni dei principali attori coinvolti nella vicenda – il presidente dell’Ente Parco Antonio Venturi, l’AD di Saint Gobain Gaetano Terrasini, l’assessora regionale all’ambiente Irene Priolo – e oggi la Federazione Speleologica Regionale, da sempre in prima linea contro le estrazioni del gesso, torna nell’arena per mettere i puntini sulle i.
«Non condividiamo assolutamente il concetto che si debba giustificare il prosieguo dell’attività estrattiva motivandola come recupero ambientale – afferma il presidente di Fsrer, Massimo Ercolani –. L’assessora afferma infatti che “interrompere oggi la coltivazione vorrebbe dire abbandonare la cava e non recuperala”. Dal nostro punto di vista di speleologi vorrebbe significare che proseguire nella distruzione del sistema carsico del Re Tiberio rientrerebbe nelle operazioni di recupero. Riteniamo invece più condivisibile che l’assessora riprenda la raccomandazione dello studio che delinea lo scenario B come la soluzione migliore».