Faenza. Viene ricoverata per giorni e i due ospiti trasformano la casa in centro di spaccio

Faenza

Li ha accolti in casa. Doveva essere inizialmente una questione di un weekend o poco più. Invece i due ospiti sono diventati coinquilini fissi. E quando la proprietaria dell’appartamento si è assentata per un ricovero, non solo non le hanno mai riconsegnato le chiavi, ma hanno fatto di quell’abitazione un punto di riferimento per lo smercio di droga.

Occupazione abusiva e detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio; queste le accuse che giovedì hanno portato all’arresto e alla denuncia di Danny Cavini, 36enne di Faenza e Letizia Marchini, 43enne di Cattolica, ufficialmente senza fissa dimora. Avuta la piena disponibilità dell’immobile, lo hanno utilizzato per ricevere clienti, custodire le scorte di stupefacenti e confezionare le dosi. Lo dimostra il sequestro effettuato dai carabinieri della Stazione di Borgo Urbecco; dopo un appostamento in borghese sono entrati non appena hanno colto i due accedere alla casa per incontrare alcuni acquirenti.

La denuncia della proprietaria

Risale all’inizio di dicembre l’ingresso della coppia a casa della vittima, poi ricoverata poco prima di Natale, con la consapevolezza di lasciare la propria dimora nelle mani di chi non aveva la minima intenzione di andarsene. Una volta dimessa, per paura di rientrare e incontrarli nuovamente, in accordo con i genitori ha preferito rivolgersi a un legale. Inutile inviare una prima raccomandata a firma dell’avvocato Alessandro Docimo, e recapitata a mano dal postino. Trascorse le feste, il passo successivo è stato quello della denuncia.

Nel frattempo ai carabinieri erano già arrivate le segnalazioni da parte dei vicini, allarmati nel vedere un continuo viavai a tutte le ore del giorno e della notte.

L’appostamento

Giovedì l’arresto. Erano passate da poco le 18 quando i carabinieri, appostati in borghese, hanno notato arrivare i due per poi accogliere in casa altri due individui che fino a quel momento erano rimasti in attesa nei pressi dell’appartamento. Uno pare fosse il datore di lavoro del 36enne, a sua volta divenuto un cliente. Quando i militari sono entrati hanno dato il via alla perquisizione, scovando un ricco assortimento di droga: quasi un etto di hashish, 12 involucri di cocaina per quasi una decina di grammi, oltre a tutto l’occorrente per la preparazione delle dosi, fra cui due bilancini di precisione, una macchina per sottovuoto, materiale per il confezionamento delle dosi e un’agenda con annotazioni, nominativi, numeri di telefono e cifre presumibilmente da riscuotere. C’erano anche soldi contanti, per un totale di 1.220 euro in banconote di vario taglio.

Le dichiarazioni dei due clienti si sono sommate agli elementi già sufficienti a far scattare le manette, informando anche il sostituto procuratore Lucrezia Ciriello.

In tribunale

I due arrestati sono stati scortati ieri mattina in tribunale, assistiti, rispettivamente, il 36enne dall’avvocato Giovanni Battista Emaldi del foro di Ravenna, la 43enne dall’avvocato Daniela Saragoni del foro di Forlì-Cesena. Come chiesto dal vice procuratore onorario Simona Bandini, il giudice Cosimo Pedullà ha convalidato l’arresto disponendo per il primo l’obbligo di dimora a Faenza con permanenza domiciliare dalle 21 alle 6, per la seconda il divieto di dimora nel comune di Faenza. Tornati liberi, i due dovranno affrontare il processo per lo spaccio, rinviato a fine febbraio per concedere i termini a difesa. L’occupazione abusiva dell’immobile sarà invece trattata davanti al giudice di pace.

Nel frattempo le chiavi di casa sono finalmente tornate in mano alla legittima proprietaria.

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