Faenza topi e ratti si introducono nelle case: “La situazione sta sfuggendo di mano”
Era già stato segnalato ma la questione pare aggravarsi, piuttosto che risolversi. Nel mirino è ancora la raccolta differenziata porta a porta, perché i bidoncini dinanzi alle abitazioni attirano topi e ratti in quantità. A Faenza li hanno visti in tanti, addirittura circolare per strada in pieno giorno e poi fermarsi, attratti dall’odore di cibo, sui marciapiedi intorno ai bidoncini.
Sul fenomeno è in preparazione anche un’interrogazione da parte della Lega che sull’argomento della raccolta porta a porta si è da sempre schierata contro, ritenendo più idonei i classici cassonetti, anch’essi differenziati, ma radunati in spazi designati e aree specifiche, più lontani dalle case.
«La situazione sta sfuggendo di mano nel quartiere Borgo – spiega la consigliera Cristina Alpi -: il porta a porta non porta bene, anzi porta topi. Mi sono giunte diverse segnalazioni di cittadini, che abitano in piazza Bologna, via Fornarina e dintorni. A volte succede che il ritiro dei rifiuti non sia svolto puntualmente e che i bidoncini restino a bordo strada per un tempo maggiore di quanto stabilito, perfino alcuni giorni».
Ma ciò che aumenterebbe i rischi per quanto attiene l’igiene e il degrado è che topi e ratti avrebbero iniziato ad intrufolarsi nelle abitazioni. «C’è chi se li è ritrovati in casa – riferisce ancora Alpi – e le zone più frequentate sono quelle nei pressi dei supermercati o attività commerciali dove i rifiuti umidi abbondano. A questo punto occorrono soluzioni immediate, disinfestazioni. Ancora una volta è la dimostrazione che questo tipo di raccolta non funziona. Non diamo una bella immagine della città. Oltretutto, credo che siano vergognosi, dinanzi ad una tale situazione, i poderosi aumenti della Tari».
Questione politica a parte, i topi potrebbero essere solo la punta di un iceberg: un tema emergente come segnalato in diverse città italiane: proprio i rifiuti infatti sono una potenziale ed irresistibile esca per mammiferi opportunisti e insetti, questi ultimi prevalentemente in estate.
Alle avanguardie di topi e roditori, potrebbero presto seguire i cinghiali, le nutrie, i gabbiani, le blatte e vermi di varia specie, oltre ai lupi che già creano problemi ad allevatori e agricoltori, come ripetutamente segnalato dalla Coldiretti. Finora i lupi avvistati nelle adiacenze urbane non è possibile collegarli ai bidoncini, ma potrebbero presto diventarlo, perché ci sarebbe chi li ha già immortalati in alcune periferie italiane con i contenitori in bocca, portati via come se fossero una preda. Il fenomeno potrebbe presentarsi a Brisighella dove non si placano le aggressioni a greggi e animali da cortile, dove in questi giorni è stata attivata nella zona industriale la raccolta indifferenziata porta a porta. Una zona particolarmente silenziosa di notte, dove i predatori sono già stati avvistati e che ora troverebbero la “pappa” già pronta, come pure i cinghiali, ovviamente, che da qui potrebbero iniziare una manovra di avvicinamento al centro del paese seguendo la traccia odorosa dei bidoncini.