Faenza, sulla Ghilana la maggioranza si spacca

Faenza

La maggioranza è divisa sulla questione dell’urbanizzazione della Ghilana. Il voto del Consiglio comunale di martedì non ha portato a una decisione definitiva sulla costruzione delle villette, un tema caldo da mesi. La decisione finale è stata rimandata al Consiglio dell’Unione Faentina, che si è riunito ieri sera per una nuova votazione.

Il Consiglio comunale di Faenza doveva esprimersi sul progetto edilizio, ma non è giunto a una conclusione: undici voti a favore del blocco dell’urbanizzazione e altrettanti contrari.

La maggioranza, intenzionata a porre il veto, non si è presentata compatta, con l’assenza di due consiglieri al momento del voto (Matatia e Biolchini) e altri in disaccordo con la linea dettata del presidente regionale Stefano Bonaccini. Negli ultimi mesi, infatti il presidente della Regione Emilia Romagna ha preso posizione sulla questione, sostenendo che non si dovrebbe più costruire in aree alluvionate, ma ora Faenza solo il Pd e il M5s hanno votato contro la costruzione, seguendo la direttiva di Bonaccini, mentre Italia Viva e Faenza Cresce (due componenti della maggioranza) hanno supportato la prosecuzione del progetto.

Faenza Cresce, rappresentata da Luccaroni e Cappelli, ha da sempre difeso tali costruzioni, mentre Italia Viva (consigliere Grillini) ha sottolineato il mutamento di posizione dell’Amministrazione comunale, che prima sosteneva l’edificazione, anche post-alluvione, fino a cambiare rotta solo dopo le dichiarazioni di Bonaccini.

Un “no” potrebbe portare i costruttori a chiedere un risarcimento dei danni.

L’opposizione, con un consigliere assente (Zoli), non ha appoggiato la maggioranza e ha votato unanimemente per continuare l’urbanizzazione. «Anche perché - ha spiegato Stefano Bertozzi di FdI - le modifiche richieste al progetto, come l’innalzamento dei terreni sopra i livelli idrici e la rimozione delle cantine, sono in linea con le misure di sicurezza necessarie».

In evidenzia il conflitto interno alla maggioranza, il cui significato potrebbe estendersi oltre la disputa sulla Ghilana.

L’aumento della Tari

Durante la stessa sessione, si è votato, questa volta con la maggioranza unita, per un aumento della Tari del 7.05%. Le opposizioni si sono espresse contro, «soprattutto in un momento in cui il servizio è peggiorato» ha affermato Bertozzi, leader di FdI

Gabriele Padovani (Area Liberale) ha commentato che «la favola del ‘più ricicli più risparmi’ è una menzogna, dato che sempre più profitti vanno a Hera e i contribuenti sono sempre più vessati».

La riva del Senio

Inoltre, sono state presentate quattro interrogazioni riguardanti la condizione della riva destra del Senio, ancora segnata da una marcata frattura causata dall’alluvione.

Tale questione è stata portata all’attenzione del Commissario Figliuolo da un comitato di agricoltori e residenti durante l’inaugurazione del ponte Bailey venerdì scorso. Tuttavia, non sono arrivate risposte sui tempi e le modalità di un intervento di risanamento, ma solo la conferma che la problematica è di competenza regionale.

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