Faenza, Selvaggia Lucarelli contro la raccolta fondi per la piccola Sara: “Populismo disinformato”. Il padre: “È lei a non conoscere le cose”

Faenza
  • 24 aprile 2024

La blogger Selvaggia Lucarelli è intervenuta su social sul caso doloroso della piccola Sara Cantagalli, la bimba di Faenza gravemente ammalata a cui la famiglia ha deciso di interrompere le cure. I genitori hanno avviato una raccolta fondi per esaudire i suoi ultimi desideri, scatenando una incredibile campagna di solidarietà. Una raccolta in cui la blogger vede poca chiarezza. Un post di accuse a cui Mattia Cantagalli, padre di Sara, ha voluto replicare: “Lucarelli giudica e sentenzia senza conoscere a fondo la situazione, ma noi siamo tranquilli perché tutto ciò che facciamo è trasparente e tracciabile. Gli aiuti non li ho mai pretesi, solo chi ha voluto ha partecipato. Quando Sara non ci sarà più, se ci saranno ancora soldi saranno devoluti a famiglie in difficoltà come la nostra””.

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Il post di Selvaggia Lucarelli

“In questi giorni, su tutti i siti e giornali, ha avuto molto spazio la promozione di una raccolta fondi per una bambina malata di tumore a cui purtroppo sono state interrotte le cure. Anche Salvini, immancabile, ha sponsorizzato la vicenda per qualche like. I genitori che ormai da anni avrebbero perso il lavoro per seguire le cure della figlia hanno deciso di raccogliere denaro per poter avverare i suoi ultimi desideri. Ad aiutarli in questa raccolta fondi, come dice la stampa, c’è il volontario chiamato “il babbo Natale dei bambini”. Ovviamente, nessuno ha cercato di capire qualcosa della vicenda, dei protagonisti, della raccolta fondi. Prima cosa: questa famiglia raccoglie fondi da anni e non per esaudire i desideri della bambina. Nel 2021 aveva ricevuto 130 000 euro dall’associazione “cuore e territorio”. Si era scritto che il denaro serviva per CURE MOLTO COSTOSE. Le cure sono a carico del servizio sanitario, come risaputo. E perché i genitori si erano dovuti licenziare entrambi. I genitori, come tutti i genitori di bambini malati, potevano usufruire di numerose agevolazioni tra congedi straordinari e altro, vale per tutti. In realtà però non si è capito bene cosa facessero negli ultimi tempi, pare i rider ma “... negli ultimi mesi non siamo riusciti più a lavorare perché le condizioni di S. ci imponevano di starle costantemente vicini, anche nei colloqui coi medici che ci volevano entrambi”, ha detto la madre alla stampa. I genitori hanno assegno di accompagnamento e altri sussidi. I genitori, visto che avevano difficoltà a pagare l’affitto, hanno ricevuto una casa dal comune di Faenza. Avevano i loro conti correnti su cui donare visibili sulle loro pagine social fino a ieri. Grazie a quest’ultima raccolta fondi sponsorizzata dalla stampa per esaudire i desideri della figlia hanno raccolto, dicono, 117 mila euro. In realtà è impossibile sapere la cifra esatta perchè questa è la cifra raccolta su due gofundme diversi, uno della madre e uno del padre. Poi c’è satispay. Poi i conti diretti. Sulla pagina fb chiedono soldi per esaudire i desideri della figlia perché purtroppo non sopravviverà (loro scrivono MORIRÀ) e nell’altra per aiutarla a vincere contro la malattia. Questo “babbo natale dei bambini” che li aiuta nessuno sa chi sia. Non vuole rivelare la sua identità, però aiuta anche altre due famiglie una delle quali raccoglie fondi da anni e anni in un modo ambiguo che avevo già segnalato anni fa. I desideri della bambina (Gardaland, un giro su un pony etc) sono stati già in parte esauditi, altri verranno esauditi. In entrambi i casi “i desideri” sono stati praticamente tutti regalati. Allertati da una mia innocua storia su Instagram in cui neppure li citavo i genitori hanno chiuso in fretta e furia la raccolta dicendo che i desideri erano esauditi e che se fossero avanzati dei soldi li avrebbero donati ad altra famiglie seguite dal misterioso babbo natale dei bambini. Quindi chi ha donato per i desideri della loro bambina ora, nel caso, vede i propri soldi andare ad altre storie e famiglie di cui non sa nulla (e su cui ripeto, ho molte perplessità da anni). Un grande caos. Tanto più che le raccolte su gofundme di questa famiglia rivelano una cosa evidente: chiedevano soldi da mesi e mesi a cadenza quasi giornaliera, nulla a che fare con i desideri della piccola. Ora la domanda ai giornalisti è: perchè continuare con questa pratica indecente che è la promozione di raccolte senza nessuna verifica? I giornali dovrebbero fornire strumenti di comprensione ai lettori, non toglierglieli. E invece continuate con questa cialtroneria, supportati da Salvini e da altri imperatori del populismo disinformato. Con tre risultati pericolosi: togliete risorse al terzo settore dirottando denaro a caso e confondendo i lettori. Mettete sotto la lente di ingrandimento gente che potrebbe evitare guai e imbarazzi se fosse ignorata o aiutata in forme diverse. Chi poi prova a ristabilire la verità è uno stronzo”.

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