Faenza, prevenzione incendi: la Protezione Civile schiera vedette in punti strategici

Faenza

Contro il rischio incendi sono allertate le vedette. Un ruolo importante nella prevenzione, in questo periodo di canicola, che può facilitare inneschi anche accidentali, è assegnato al Cvpc (Centro volontari protezione civile e altre associazioni di volontariato) e ad un consistente gruppo di sentinelle dislocate sul territorio proprio come misura preventiva.

Il servizio è coordinato a livello provinciale dalla sezione di Ravenna della Protezione Civile, su indicazioni dell’Agenzia Regionale.

«Riguarda sia la zona marittima che la collina - riferisce Federico Mosciatti, referente provinciale -: sono oltre un centinaio i volontari abilitati alla sorveglianza del territorio che a gruppi di una ventina ad ogni uscita presidiano il territorio da postazioni di osservazione prestabilite».

Con i binocoli si cerca di individuare sul nascere una colonna di fumo compatibile con un incendio e quindi diramare l’allarme sul nascere. Proprio grazie a questo servizio, alcuni giorni fa è stato possibile intervenire in modo efficiente ed efficace per spegnere un incendio avvistato nel faentino, in frazione Celle nei pressi di Monte Coralli. Verificato che il fumo era proprio relativo ad un incendio, sono arrivate immediatamente diverse squadre dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme prima che prendessero volume e consistenza, evitando così pericoli maggiori, sempre possibili in questi casi.

«Quando viene individuata una colonna di fumo – spiega Mosciatti – viene effettuata una veloce analisi della tipologia che può comprendere verifiche sul luogo indicato dalla vedetta: vi sono dei criteri di identificazione definiti».

Insomma è difficile che un principio d’incendio possa essere scambiato per un barbecue all’aperto e comunque prima di allarmare qualcuno vi è sempre la constatazione sul posto. La sorveglianza del territorio si rivela utile anche per individuare eventuali forme dolose o sospette tali, come per esempio l’incauto utilizzo di mezzi agricoli in terreni favorevoli agli inneschi, pieni di erbacce secche o sterpaglie facilmente infiammabili anche solo con una scintilla.

Nel caso di incendi boschivi la tempestività dell’allarme è fondamentale, diventa infatti difficoltoso intervenire una volta che il fuoco si è esteso o abbia interessato zone particolarmente sensibili o abitate.

Il sistema delle vedette, si rivela quindi particolarmente efficace a preservare il patrimonio vegetale e anche la sicurezza dei residenti: una misura adottata in modo “silenzioso” spesso nell’ombra, ma fondamentale di questi tempi, quando il rischio incendi incombe dietro l’angolo.

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