Faenza, percorso di attraversamento in bicicletta da est a ovest, dal Borgo alla stazione

Mancava una programmazione nella mobilità ciclabile, ecco quindi varato il primo Biciplan, strumento voluto dall’Amministrazione comunale faentina per mettere a sistema questo tipo di mobilità.
Sarà l’occasione anche per pianificare “la ricucitura” di piste a frammenti e poco collegate tra loro.
Il Piano si suddivide in due fasi, una partecipativa che sarà avviata a breve, dopo la riunione il 27 febbraio della “Consulta della bicicletta”, e l’altra di co-progettazione che vedrà terminato entro l’anno l’iter procedurale per la realizzazione di un collegamento ciclabile est-ovest della città, il primo rispondente a tale tipo di approccio.
Il Biciplan, attraverso l’analisi delle necessità e opportunità, consentirà in futuro lo sviluppo di una rete sostenibile e andrà ad implementare il progetto europeo Econnecting, finanziato dal programma Urbact, di cui l’Unione della Romagna Faentina è capofila. Progetto che prevede azioni strategiche legate alla mobilità sostenibile, integrata ai piani urbanistici e in sinergia con quanto già esistente sul territorio.
Come spiegato ieri in municipio, tra gli obiettivi vi sono il miglioramento della sicurezza stradale per i ciclisti, la promozione di una viabilità alternativa e l’incremento dei fruitori della bicicletta per gli spostamenti quotidiani e quindi la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico.
La fase partecipativa prevede la mappatura dell’attuale viabilità ciclabile e l’individuazione di soluzioni congeniali a chi si muove in bici. La co-progettazione sarà finalizzata alla costruzione della pista est-ovest, dalla stazione ferroviaria, oggetto di una restyling importante, in direzione Borgo (viale delle Ceramiche , via Fratelli Rosselli, via Galli, in congiunzione con via Lesi, dove sorge già il circuito ciclistico Vito Ortelli).
Il finanziamento dell’opera ricade nel progetto “Bike to work”. Si avvale di un contributo regionale di 700.000 euro pari all’80 per cento del costo totale con il restante 20% a carico del Comune.
Il Biciplan si avvale del supporto scientifico del Politecnico di Torino, dipartimento interateneo di Scienze, progetto e politiche del territorio. Le caratteristiche della pista saranno il frutto di quanto scaturito dagli incontri partecipativi e co-progettuali.
«Il Piano - afferma in proposito il vicesindaco di Faenza, Andrea Fabbri – si inserisce come un tassello in un quadro più ampio che tanti cambiamenti porterà nei prossimi due, basti pensare alle opere sportive alla Graziola, facendo della ciclo viabilità un tema fondamentale nella mobilità cittadina».
Secondo l’assessore Luca Ortolani il tema si affronterà «riconoscendo le necessità, individuando le criticità e trovando le soluzioni più idonee insieme ai cittadini».
Il consigliere regionale Niccolò Bosi ha sottolineato «la piena compatibilità con le strategie della Regione in termini di mobilità sostenibile oltre a ricadute positive in fatto di sicurezza e connessioni con i progetti già attivi “Bike to work” e “Bike to school”».
Ad avviso dell’assessore comunale Massimo Bosi “dotarsi del Biciplan consentirà di partecipare in parallelo ai nuovi bandi sulla mobilità ciclabile e la sicurezza».