Faenza, molesto e aggressivo al Pronto soccorso: arrestato
Al pronto soccorso, molesto, agitato e con dosi di cocaina addosso. Non doveva ricorrere a cure, ma si trovava lì - a suo dire - per vedere un amico ferito e ricoverato la sera precedente in circostanze sulle quali sono attualmente in corso le indagini dei carabinieri.
Militari che venerdì mattina hanno dovuto inviare un’ulteriore pattuglia proprio su richiesta del personale sanitario dell’ospedale, in difficoltà nel gestire il visitatore aggressivo. L’uomo, Anas Mouchtak, marocchino 24enne in Italia senza fissa dimora e con un ordine di espulsione emesso lo scorso 23 agosto dalla questura di Salerno, è stato arrestato per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale; accuse che si sommano al danneggiamento dell’auto d’ordinanza e della porta della sala d’attesa della caserma.
E’ accaduto intorno alle 10.40 di venerdì, quando dal nosocomio è giunta la richiesta di supporto da parte di una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Borgo Urbecco. Erano già sul posto per via di un’indagine in corso intrecciata probabilmente al motivo per cui il 24enne magrebino si trovava lì. Quest’ultimo era agitato quando la pattuglia lo ha intercettato, appurando che lo straniero voleva chiaramente evitare il controllo.
Ai militari avrebbe riferito di essersi recato in ospedale per vedere «un amico che è stato ferito ieri sera», aggiungendo di non avere fatto nulla.
Sono seguiti gli insulti alle divise per poi rifiutarsi di consegnare i documenti. Tra le ragioni di tanto nervosismo, probabilmente c’era il fatto che il ragazzo avesse addosso cocaina, in un quantitativo che, unito alla resistenza opposta, ha comportato l’arresto. Non è stato semplice caricare in auto lo straniero, che prima di salire si è scagliato contro la portiera, danneggiandola, e ricoprendo di insulti gli uomini dell’Arma. La resistenza è proseguita nella sala d’aspetto, dove lo stesso 24enne ha danneggiato la porta d’accesso e la parete della sala d’attesa del Nucleo Operativo Radiomobile.
Nel tentativo di contenerlo, un appuntato scelto è stato raggiunto da un calcio al polso, costatogli otto giorni di prognosi. Ieri in tribunale l’avvocato Laerte Cenni ha chiesto i termini a difesa al termine della direttissima nei confronti dello straniero. Come proposto dal pm di turno, Stefano Stargiotti, il giudice ha disposto il carcere in attesa della prosecuzione del processo. FED.S.