Faenza, “Mettono wurstel con i chiodi per ucciderci i cani”: accusati di calunnia ai vicini di condominio
Würstel ripieni di chiodi. Irresistibili quanto letali per un cane. Potenzialmente fatali anche per un bimbo ai primi passi. Erano in agguato nell’area condominiale, praticamente di fronte all’abitazione di una famiglia senza cani, ma con due figli piccoli. Nessun giallo su chi li abbia piazzati lì. Questo perché il padrone di casa, un bel giorno, ha sorpreso i vicini di casa con i quali, è evidente, non correva buon sangue.
Si tratta di fratello e sorella residenti nello stesso palazzo (assistiti dagli avvocati Eleonora Sgrò e Giulia Greco), che ora sono indagati non solo per getto pericoloso di cose, ma anche per calunnia: ad avere cani, infatti, erano loro, e con quel gesto volevano in realtà incastrare i condomini, accusandoli a loro volta di uccisione di animali. Nei confronti dei due, l’uomo di 43 anni e la donna di 40, il sostituto procuratore Stefano Stargiotti ha a suo tempo depositato la richiesta di rinvio a giudizio, portando il caso davanti al giudice per l’udienza preliminare Corrado Schiaretti, dove la famiglia bersagliata si è costituita parte civile con l’avvocato Laerte Cenni.
Il 43enne è stato ritenuto tuttavia influenzabile dalle suggestioni della sorella. Valutazione che per la difesa potrebbe portare a una richiesta di non imputabilità. Ieri tuttavia, nei suoi confronti la Procura ha contestato nei suoi confronti il concorso nella calunnia, rinviando il processo a febbraio.