Faenza, maxi opera in pixel art con 58mila chiodini
Il negozio faentino Kajoca Giochi di via Pistocchi, in collaborazione con la storica azienda di giocattoli Quercetti di Torino, ha ideato nei mesi scorsi un’iniziativa rivolta alla cittadinanza: realizzare un’immagine fortemente legata a Faenza utilizzando la tecnica della pixel art, chiodini di plastica colorata che, debitamente collocati, compongono un’immagine. La scelta del soggetto da riprodurre è caduta su un’opera esposta al Mic, la “Iulia Bela” (la Bella Giulia), uno dei classici decori rinascimentali delle maioliche.
Durante le quattro serate dei “Martedì d’estate”, nel mese di luglio, decine di persone, tra famiglie e bambini, hanno fatto capolino in via Pistocchi, dove, davanti alla vetrina del negozio, era esposto il pannello e sul quale poter lavorare alla composizione. Su di esso sono stati fissati 58.000 chiodini colorati per completare l’immagine della Iulia Bela.
L’intento della titolare di Kajoca è poi stato quello di donare il pannello alla città, attraverso il Comune, affinché potesse essere ammirato e rimanere a disposizione della comunità. Nei giorni scorsi, nel corso di un breve momento, il pannello è stato consegnato al sindaco Massimo Isola. Nelle prossime settimane, l’opera verrà collocata in uno spazio adeguato così da poter essere ammirata da tutti.
«L’operazione che abbiamo realizzato insieme all’azienda Quercetti – dice Catia Pancotti – aveva un duplice obiettivo: da un lato rendere omaggio a uno dei decori ceramici faentini più celebri, dall’altro offrire alla comunità l’opportunità di partecipare a un evento collettivo. Un’occasione per contribuire alla creazione di un’immagine che celebra la figura della donna e delle mamme della nostra città. Il risultato è un’opera che vogliamo immaginare come un ponte tra il mondo dell’arte e quello del gioco, due realtà che rappresentiamo con la nostra attività a Faenza da ormai 20 anni».
«La Bela Iulia - sottolinea il sindaco Massimo Isola - è uno dei simboli più amati dai faentini e rappresenta un forte legame con la nostra tradizione. Aver organizzato una serie di serate in cui centinaia di persone hanno collaborato alla realizzazione dell’immagine attraverso la tecnica della pixel art è stata una bella iniziativa. Ha saputo unire la comunità in un progetto condiviso, dimostrando ancora una volta lo spirito partecipativo di Faenza».