Faenza, “la badante si fa toccare a pagamento dallo zio”: le nipoti la portano in tribunale

“Ho trovato una persona”. Quando lo zio lo ha detto alle nipoti, si pensava a una badante che lo aiutasse qualche ora al giorno per le faccende domestiche. Comprensibile il loro stupore quando il direttore della banca in cui l’anziano - 85 anni compiuti - teneva i risparmi le ha messe in guardia circa le frequenti visite del parente in compagnia della domestica. Per non parlare poi di quando, messo alle strette, lo zio in persona ha riferito che quei soldi gli servivano per pagare occasionali sbirciatine o palpeggiamenti al seno della domestica. La denuncia ha portato a processo la domestica, una 50enne faentina, accusata di circonvenzione d’incapace. E ieri, nel corso del procedimento penale aperto davanti al giudice monocratico Federica Lipovscek, è stata chiamata a testimoniare proprio una delle due nipoti che all’epoca sporsero denuncia ai carabinieri.
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