Faenza, è morto Domenico Merendi, fondatore di Cosmohelp: ha salvato 300 bambini
Si è spento a 78 anni Domenico Merendi, figura di primo piano a livello internazionale nel campo del volontariato umanitario, fondatore di Cosmohelp, di cui ha ricoperto per circa 20 anni la carica di segretario.
L’associazione da lui creata nel 2003 insieme al rimpianto Alberto Cavina ha curato e salvato in questi anni oltre 300 bambini affetti da varie patologie, che nei loro paesi non avrebbero avuto alcuna possibilità di sopravvivenza.
E’ stato Merendi il primo a dare corso ai famosi “viaggi della speranza” in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e spesso anche con l’esercito e dell’aeronautica, coinvolti per le trasferte in elicottero o in aereo.
Merendi aveva lavorato al servizio veterinario dell’Ausl e politicamente è sempre stato vicino ai padri faentini della Dc, Domenico Baccarini e Pier Antonio Rivola. Pur non ricoprendo incarichi di particolare spessore si è spesso dimostrato attento alle vicende politiche della città, esprimendosi nel volontariato.
Ecco come tutto iniziò
Lui stesso raccontava come gli germogliò addosso il seme della solidarietà. Fu un commovente episodio vissuto durante un viaggio d’affari in Bosnia, insieme all’amico Cavina, all’epoca titolare del bar Linus, dopo le catastrofi della guerra, di cui erano ancora evidenti le devastazioni.
«Ero a Tuzla – raccontava – per avviare un’attività di import export ed eravamo accompagnati da volontari dell’ong: ebbi modo di vedere situazioni che mi stringevano il cuore: orfanotrofi, volti tristi, lacrime, tanta solitudine, miseria. Mentre ero insieme ad operatori dell’associazione Tuzlanska Amica, mi corse incontro una bimba che mi abbracciò alle gambe, fino alle ginocchia. Poi si fece avanti la madre disperata: aiuta la mia bambina mi supplicava, portala in Italia, diceva, qui non vivrà, ha bisogno di cure, altrimenti farà la fine di sua sorella».
Merendi prese i contatti con quella povera donna e, tornato in Italia, non ebbe pace. Così scoprì l’esistenza di programmi regionali per l’assistenza sanitaria di minori extracomunitari gravemente ammalati. Quella bimba si chiama Sanela, oggi ha poco più di 20 anni e fu la prima di cui Cosmohelp, nel frattempo fondata, si occupò. Arrivò in Italia con un volo militare dell’Italfor-Bosnia e iniziò le cure presso il Policlinico S. Orsola di Bologna.
«Fu seguita – scrive Cosmohelp in una memoria d’archivio - dall’equipe del prof. Cicognani e fu individuata una terapia per la sua patologia alla quale si dovrà sottoporre a vita».
A tutt’oggi Sanela continua ad essere seguita a distanza da Cosmohelp, che le fornisce periodicamente i medicinali di cui ha bisogno. Dopo questo caso l’associazione faentina iniziò ad operare in tutto il mondo. Merendi lascia la moglie Graziella e la figlia Chiara. E una colonia di gatti che seguiva personalmente sulle colline di Brisighella. I funerali vi saranno probabilmente lunedì, essendo ancora da fissare.