Faenza, collezionisti da tutto il mondo nel negozio di antiquariato cartaceo di Montevecchi

Faenza

Ci trovi le prime foto di nudo “artistico” della storia della fotografia: provengono dalla Francia e alcune risalgono al decennio 1860-1870.

Ma se questa può considerarsi una curiosità sono altri i reperti che richiamano, nel negozio di Massimiliano Montevecchi in via Gallo Marcucci, collezionisti, esperti e studiosi dall’Italia e dall’estero: un negozio di “Antiquariato cartaceo”. Il settore è di nicchia: le botteghe di questo genere in Italia si contano sulle dita di una mano e “Libri di lusso” (si chiama così) probabilmente è il più rifornito. «Bisogna andare a Londra o a Parigi per trovarne a questo livello, qualcosa c’è a Roma e a Milano, ma trattano anche altra roba, credo che la mia raccolta sia piuttosto esclusiva, se si considera che ne faccio commercio», spiega il titolare, antiquario in questo ramo da tre generazioni. Nell’attuale ubicazione ha riaperto nel 2023, dopo il periodo del Covid.

«Un momento difficile – continua – che mi ha fermato solo temporaneamente. Negli anni 60 il negozio era aperto in via Batticuccolo. Frequento e collaboro con le aste, tanto materiale viene da lì, ma anche da privati, istituzioni, mercati sia in Italia che nel mondo. Oggi si trovano parecchie cose anche in internet. Sono spesso in viaggio alla ricerca di tesori cartacei».

Per tutti i gusti

La rassegna è ampia: si va dai fumetti e riviste cult, tipo Playboy, di cui è disponibile anche il primo numero in inglese, ai volumi pregiati, alle stampe, alle litografie e xilografie, alle acqueforti. Per restare sul locale, in bella mostra vi è quella che è considerata la più antica stampa della piazza di Faenza, oggi del Popolo: “Prospetto della piazza Maggiore” firmato da Giuseppe Pistocchi, datato 1763. «Non è un pezzo unico – afferma in proposito Montevecchi – c’è n’è uno anche in Biblioteca, ma credo che questa sia la stampa meglio conservata. Non ne furono disegnate tante, mi risulta solo per una ventina di famiglie aristocratiche dell’epoca. Circa cinque anni fa ad un’asta un esemplare simile fu venduto a una cifra di 5mila euro». In effetti è una gran bella stampa, che molti faentini conoscono per averla vista in fotografia, ma trovarsela davanti in originale può emozionare. Tra i libri, l’antiquario mostra i 28 tomi di un’enciclopedia in francese del 1905, con tremila incisioni e copertine in pelle di pecora, il cui valore stimato dall’esperto è di 60-70mila euro.

Un’altra enciclopedia “di lusso” viene da Norimberga, tratta scienze, arti e mestieri e risale al 1662: vi sono progetti di macchinari che oggi si direbbero compatibili con la transizione ecologica, mossi dal vento e dall’acqua. Per un appassionato entrare in questo negozio è rischioso perché poi si fa fatica ad uscirne: ogni angolo riserva uno sguardo e ciò che si osserva diventa una potente calamita. «Vengono anche da lontano appositamente per farmi visita, non ne sono consapevole, ma credo di contribuire nel mio piccolo al turismo». Così su un tavolo vicino ai preziosi reperti cartacei, trovi anche la mappa della città (attuale) e i depliant di cui solitamente dispone la Pro Loco.

Massimiliano Montevecchi con il primo numero in inglese di Playboy

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