Faenza, alluvionati in assemblea: «Mantenere alta la sorveglianza»
Un’affollata assemblea, convocata dal Comitato Alluvionati “Fluire Lamone” si è svolta a Fossolo. «Un’assemblea divulgativa per i nostri associati (oltre 250) - fa sapere la presidente Elena Gallina - per comunicare loro informazioni e nozioni in nostro possesso , raccolte in questo tempo di azione, da ottobre, quando siamo nati, a oggi, e dare indicazioni sui prossimi passi da compiere».
Tra questi, visto che l’esposizione a eventuali fenomeni cruenti è costante, è stato suggerito di «adottare sistemi di auto protezione individuale, tipo le paratie che, grazie anche ai contributi messi a disposizione dalla Regione, possono essere utili in certi casi a mitigare gli effetti di inondazioni contenute». A questo proposito è stata presentata ai soci un’azienda che le produce.
Un invito è stato inoltrato a rivolgere un attento sguardo agli argini e segnalare prontamente le criticità, quali tane di animali fossori, cedimenti e punti fragili. Il Comitato farà da tramite verso le autorità competenti e continuerà a sostenere e richiedere una manutenzione adeguata del verde, soprattutto dove la velocità dell’acqua rallenta per troppa vegetazione.
Nel capitolo informazioni è stato stilato il resoconto dell’attività svolta : un incontro con la Struttura commissariale per la ricostruzione, 12 incontri con il Comune dove era presente anche Hera, la Protezione civile, l’Agenzia territoriale regionale, il Consorzio di bonifica, un incontro in Regione e la partecipazione a una manifestazione di piazza. Internamente sono stati gestiti 7 direttivi, 2 incontri di segreteria, per un totale complessivo di 53 ore a volontariato.
Nel tratto di fiume di competenza del Comitato (Prada, Fossolo, Pieve Cesato, Albereto, Basiago, Reda, Pieve Corleto, S Giovannino, S.Barnaba, Ronco, Formellino, Granarolo) «si possono constatare movimenti - continua la presidente – di ripristino delle condizioni precedenti all’evento del 2023, ma il messaggio è che il processo di ricostruzione e soprattutto di miglioramento sarà ancora lungo e vedrà il suo compimento solo con le azioni strutturali dei piani speciali, che ancora si fanno attendere».
Proprio sui piani speciali è intervenuto nei giorni scorsi il neo commissario Fabrizio Curcio che ha dichiarato di «aprire una riflessione» in quanto si tratta di una strategia pluriennale, da non abbandonare, ma preferendo «dare prima corso alle urgenze e all’impiego dei fondi già disponibili». Curcio si è detto disponibile ad incontrare anche i comitati e questo è stato accolto con favore dal direttivo di “Fluire Lamone”.
Per il territorio considerato «sono stati già deliberati 1.200.000 euro – spiega Elena Gallina – destinati a ricostruire tutte le golene andate distrutte nel tratto arginale tra il ponte della Castellina Ponte della via Madrara oltre alle golene di Saldino e Formellino. Questi interventi sono di immediata realizzazione».
Sempre Curcio ha inserito il rifacimento delle golene tra le opere più immediate «perché da decenni accumulano sedimenti e si sono parecchio alzate, portando via spazio al defluire delle acque».