Faenza, accumulo di legname nel Montone, sale la paura: “Bisogna intervenire”
Non solo a Traversara per quanto riguarda il fiume Lamone, ma anche nel faentino lungo il corso del Montone è segnalata una grossa otturazione dei flussi a causa di tronchi, ramaglie e detriti accumulati nell’alveo, nei pressi del ponte dell’autostrada A14. Si è formata una sorta di diga di legname dopo le piogge insistenti di lunedì 9 e martedì 10 dicembre.
Il blocco è statico nel fiume ed è oggetto di forte preoccupazione, tant’è che si vorrebbe subito rimosso. «Non c’è nulla da aspettare, alla prossima pioggia siamo di nuovo in pericolo», afferma Elena Cavallucci paladina antialluvione ed esponente del Comitato Montone via Corleto. L’appello è stato subito ripreso a livello politico da esponenti della Lega che denunciano «un evidente stato di degrado del fiume e l’assenza di interventi di manutenzione: il letto – spiega la consigliera Cristina Alpi – è ancora stracolmo di vegetazione, non è stato fatto nulla per ripulirlo. Oltretutto il legname accumulato potrebbe andare a colpire il ponte dell’autostrada, provocando ulteriori danni».
Foto e filmati sono stati divulgati a mostrare la criticità e i conseguenti possibili rischi per la sicurezza idraulica in un territorio estremamente fragile che ha già subito, nella zona considerata, gravi danni da tutte le alluvioni intercorse dal maggio 2023 ad oggi. Un territorio che risente inoltre di allagamenti prolungati e ristagnanti nei campi, agricoli spesso impraticabili e quindi resi incoltivabili per settimane . «È fondamentale intervenire subito per rimuovere quel blocco – prosegue Elena Cavallucci –. Aspettare significa esporre i residenti a pericoli annunciati. Sono state spedite delle Pec circostanziate al riguardo: quell’accumulo va rimosso subito, come pure la vegetazione, sono mesi che lo diciamo».
Numerose foto e anche filmati mostrano la criticità che si estende, secondo il comitato Montone, ai poderi agricoli in quanto «gli sbarramenti dell’autostrada e del Cer impediscono il drenaggio dell’acqua dopo ogni pioggia un po’ consistente».
Ma ciò che preoccupa maggiormente è il Montone che per una decina di chilometri interessa anche il faentino, e che nei giorni scorsi ha raggiunto la quota di allerta Rossa. Da queste parti ritengono di essersi “salvati” solo grazie alla nevicata che ha colpito la collina e quindi evitato maggiori flussi a valle. È probabile che vi siano anche problemi di rimpallo di competenze essendo questo comparto ai confini tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena, tra i comuni di Forlì e Faenza. La situazione infatti sarebbe meno grave prima e dopo il punto evidenziato.