“Dateci dei treni che funzionino”: manifestazione per la linea Faentina il 2 febbraio a Borgo San Lorenzo

Faenza
  • 18 gennaio 2025

I sindaci e i cittadini dei territori interessati dalla Faentina (del Mugello e della valle del Lamone, ma anche alcuni comuni della Valdisieve) scendono in piazza per protestare contro i disservizi e rilanciare un’attenzione sulla linea, per il presente e per il futuro, che oggi è venuta meno.

L’appuntamento è per domenica 2 febbraio alle 10 ai giardini Dino e Sibilla della stazione di Borgo San Lorenzo. L’iniziativa nasce per tenere alta l’attenzione sui disagi con cui ogni giorno devono fare i conti, tra cancellazioni e ritardi dei treni e convogli affollati, e per lanciare un “Manifesto per la Faentina” chiedendone la sottoscrizione alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, con impegni immediati e più strutturali.

Alla manifestazione aderiscono i comuni toscani di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Fiesole Caldine, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia e San Piero a Sieve, Vaglia, Vicchio, oltre ai due comuni romagnoli Brisighella e Faenza. Partecipano inoltre i sindacati Cgil Cisl e Uil, le associazioni di categoria Cna, Confcommercio e Confesercenti, oltre ad associazioni giovanili del territorio e ovviamente i tre comitati pendolari. Le amministrazioni e i vari soggetti aderenti raggiungeranno Borgo San Lorenzo in treno.

“Quello della Faentina, ormai da tempo, non è più un servizio ma un disservizio: chi deve prendere questa linea ferroviaria per raggiungere il posto di lavoro o di studio – dice Tommaso Triberti, presidente dell’Unione Montana dei comuni del Mugello promotrice dell’evento assieme al Comitato Pendolari “Mugello attaccati al treno” - deve affrontare ritardi o cancellazioni che rendono impossibile programmare uno spostamento”.

“Invitiamo i cittadini a unirsi alle amministrazioni comunali, ai comitati, alle associazioni di categoria e ai sindacati per far sentire la loro voce: questa è una battaglia di un intero territorio che possiamo e dobbiamo fare tutti insieme per ottenere un reale servizio per le nostre comunità”, conclude Triberti.

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