Dal fango dell’alluvione al ritorno alla vittoria: i lottatori del C.A. Faenza non si arrendono mai
Non vi è altro sport al pari della lotta, simbolo di coraggio, tenacia e forza. I suoi valori sono racchiusi nel verbo stesso “lottare” per conquistare un titolo sportivo , ma anche, come nel caso del C.A. Faenza, lottare per rinascere, combattere con forza per ripartire dopo le alluvioni che per ben tre volte hanno devastato la palestra Lucchesi, nell’infelice via Cimatti.
Sui tatami di questo glorioso impianto hanno transitato campioni olimpionici che tutto il mondo riconosce: dal due volte medaglie d’oro Vincenzo “Pollicino” Maenza nella Greco-Romana (1984 e 1988) a Daigoro Timoncini, 13 volte campione italiano assoluto, presente a ben tre Olimpiadi, tanto per citare due “monumenti” di questo tempio, entrati nella memoria contemporanea di chiunque.
Segni indelebili
Alla Lucchesi le alluvioni hanno lasciato segni indelebili. «Abbiamo perso molto ma non la speranza – afferma Olimpia Randi, presidentessa del settore lotta del Comitato Regionale Emilia-Romagna, consigliera e socia della palestra Lucchesi –. Proprio la lotta però ci ha insegnato a superare le difficoltà e a conquistare gli obiettivi. In tanti ci sono stati vicini nei momenti difficili dopo le onde improvvise che ci hanno travolto, mettendo a nudo vulnerabilità e debolezze. Ma la nostra determinazione è più forte, lo spirito combattivo non si è spento».
Ora a incoraggiare il C.A. Faenza sono arrivate delle splendide vittorie che, sottolinea Randi, «dedichiamo alla città e a tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto. Pur tra mille difficoltà abbiamo continuato ad allenarci, a sognare e a vincere. A Rovereto, abbiamo conquistato la Coppa Italia maschile nelle categorie Senior e U17, e il terzo posto nella categoria femminile. Un risultato che ci riempie di orgoglio e di forza, che ci sprona a lottare per il futuro».
Nonostante la distruzione della palestra, la perdita di attrezzature, i guasti agli impianti, il lavoro nel fango, gli atleti non si sono arresi e hanno continuato ad allenarsi, seppure in condizioni estreme, dimostrando che lo sport è molto più di una semplice attività fisica: è una filosofia di vita, un carburante che alimenta le energie. E la vittoria alla Coppa Italia diventa un simbolo di rinascita per Faenza e un messaggio di speranza per tutta la comunità. Gli atleti del C.A. Faenza Lotta hanno dimostrato che anche di fronte alle avversità più grandi, è possibile rialzarsi e raggiungere i propri sogni.