Castel Bolognese, nasce la “Pizzeria inclusiva”: lavoro e speranza per 20 disabili

Faenza

Entusiasmo, cuore, speranza, ma anche tanta emozione tra i protagonisti del progetto “Civico 25 – Il gusto dell’inclusione” ideato da Eugenio Iannella con il supporto e la condivisione di numerosi partner istituzionali e privati. Un progetto che vedrà aprire una “Pizzeria inclusiva” dando così lavoro e speranza a circa venti giovani disabili ma abilissimi nell’apprendere le professionalità di operatori della ristorazione.

Una decina di questi già lavorano al “Civico 25”, premiata pizzeria sulla via Emilia, alla quale anche i presidenti Sergio Mattarella e Giorgia Meloni hanno inviato messaggi di vicinanza e augurio per l’encomiabile impegno profuso nel campo dell’inclusione.

L’inaugurazione della nuova pizzeria “Civico 25 – Il gusto dell’inclusione” ci sarà giovedì 1 maggio: 80 posti all’interno e altrettanti all’esterno, in via Papa Giovanni XXIII. Il taglio del nastro sarà alle 18.30, e seguirà una degustazione gratuita. Saranno testimonial Red Canzian dei Pooh e consorte. L’apertura al pubblico avverrà il 2 maggio.

Ma questa è solo una tappa di un percorso che coinvolge la Scuola italiana pizzaioli, diretta da Enrico Bonardo, nella creazione di un’Accademia dell’inclusione; tra i docenti, Luigi Timoncini, noto ristoratore romagnolo.

Altro partner, il consorzio “Fare comunità” diretto da Paolo Caroli che ha sottolineato l’importanza di questa strategia: «Una palestra per costruire oggi il domani dei nostri figli».

A spendersi nell’iniziativa Eugenio Iannella: «In tanti- racconta - mi hanno detto che è complicato, non si può fare. ma poi mi hanno dato fiducia per raggiungere l’obiettivo. I giovani inizieranno come tirocinanti, avranno un contratto e una formazione. Vogliamo essere un modello replicabile e magari formare una catena di pizzerie inclusive che segue il nostro metodo e si evolve».

La Scuola pizzaioli italiani ha formulato il piano didattico per un’Accademia inclusiva. «Siamo la prima realtà di questo tipo, nata in Italia 38 anni fa – afferma il direttore -: operiamo in 40 città anche all’estero. Siamo i protagonisti di un’evoluzione, perché adesso il mestiere si può apprendere in strutture preposte, con docenti che sono un orgoglio italiano».

A descrivere il piano è Luigi Timoncini: «Partiremo a settembre con tre ore, tre giorni a settimana per 4 mesi e poi per altri 4. I ragazzi metteranno le mani in pasta, impareranno le farine, i vari tipi di pizza, sarà fornita una dispensa, avremo sessioni di biscotteria, piadineria, pizza in pala e panineria». La scuola rilascerà un attestato.

«Questa iniziativa – spiega il sindaco Della Godenza – ha creato un circuito virtuoso: un segnale importante di speranza e fiducia, come dimostra Eugenio Iannella che, nonostante le difficoltà (covid , alluvione, caro bollette), ha saputo reinventarsi e costruire al tempo stesso un esempio di comunità inclusiva».

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