Brisighella, lavori al ponte danneggiato, famiglie e aziende isolate per due giorni
La piena del Lamone del 28 gennaio ha danneggiato il ponte di via Tura, una strada che si dirama dalla Provinciale 302, in località Casale e serve numerose famiglie e aziende agricole sul versante est della vallata.
Per il ripristino è stato disposto un intervento d’urgenza che prevede la chiusura della strada a partire dalla mattinata di oggi (ore 7.30) e fino al prossimo 6 febbraio (ore 18) con la possibilità che possa essere aperta prima se il cantiere terminerà di operare.
La strada non dispone di una viabilità alternativa, pertanto vi saranno case isolate e pesanti disagi per chi le abita: resterà aperto solamente un passaggio pedonale largo un metro. I residenti per muoversi dovranno perciò attrezzarsi, magari con due macchine (per chi ne dispone), lasciando per due giorni un veicolo prima del ponte e un altro dopo.
I danni sono localizzati nel punto di innesto della travata sulla riva destra del fiume, dove si è verificato un cedimento della strada, ora segnalato con una rete plastificata arancione.
Proprio in quel punto è presente, incastrato sotto il ponte, un accumulo di legname che potrebbe avere inciso sul danno. I lavori non sembrano complessi, ma è fondamentale svolgerli con la massima sollecitudine, perché una futura piena, anche limitata, potrebbe peggiorare di parecchio la situazione.
Al manufatto sono applicate le strumentazioni per i rilievi idrometrici dell’acqua, importanti in caso di piene, che però non hanno subito danni.
Il ponte di via Tura era passato indenne ai precedenti fenomeni alluvionali e franosi, ma questa volta non è stato risparmiato.
La sua posizione si trova a ridosso di un costone marnoso molto alto e spettacolare. Prima del ponte è presente una briglia che sulla riva sinistra da alcuni decenni (quindi da prima delle alluvioni) ha favorito la creazione di uno spazio assai frequentato nel tempo libero per picnic o ritrovi estivi, con tavoli e sedute in legno.
Nella bella stagione non mancano coloro che cercano frescura e fanno il bagno in quel punto, ombreggiato e con un bel prato che arriva a toccare lo specchio d’acqua.
In quel punto nel giugno 2024, un’operatrice di un centro ricreativo estivo e tre bambini di 8, 10 e 12 anni rimasero intrappolati, aggrappati ad un tronco al centro del fiume, recuperati poi da una squadra acquatica dei vigili del fuoco arrivati da Faenza e da Ravenna. F.D.