Brisighella, in gara con le balestre si sfidano i castelli della valle del Lamone
Ad arricchire le proposte della sagra del Tartufo in programma domenica sarà la terza edizione del Palio della Manesca: un torneo di ispirazione medioevale, in perfetta sintonia con la storia del paese e la sua tradizione. L’appuntamento è all’interno del parco Nassiriya a partire dalle ore 10 e prevede diverse sfide per terminare con le premiazioni,intorno alle 16.30/17. Alle ore 11 è fissato il corteo con tutti i balestrieri partecipanti per le vie del Borgo tra i visitatori della sagra che potranno poi seguire gli armigeri al campo dei giochi. Una fase preliminare prevede la formazione delle squadre con il sorteggio di abbinamento dei circa 20 balestrieri ai 4 castelli della Valle del Lamone: Castrum Brassichellae, Castrum Rontanae, Castrum Calamelli e Castrum Sancti Cassiani. I balestrieri rin abbigliamento “militare” saranno dotati ciascuno di una faretra, una Balestra Manesca e di verrette (le frecce da balestra). Si sfideranno in 3 prove. La “Manesca” si chiama così perché completamente gestita a mano e non appoggiata ad un banco, come nella maggior parte dei tornei. Ciò richiede particolare destrezza, frutto di molteplici allenamenti e preparazioni. Ad organizzare il palio è l’Associazione “Contea Brasichellae et Vallis Hamoniae” che ha come obiettivo di coniugare la disciplina alla storia della Valle del Lamone. “Il Palio è un evento che racchiude in sé mesi di allenamento e ricerche – spiega Claudio Righini -. Tra i nostri soci vi è anche un ‘Mastro Balistraio’, uno dei pochi costruttori di tale arma in Italia. Durante l’anno effettuiamo anche dei corsi per avvicinare alla disciplina giovani e ragazze”. Con questa terza edizione vi sarà il debutto dei 4 gonfaloni araldici dei castelli in gara. Il nome del vincitore sarà infine inciso nell’artistico pannello ligneo, donato al Comune di Brisighella, nei cui locali è custodito e in mostra. Nel pannello sono rappresentati i territori di dominio dei quattro baluardi agli inizi del XV secolo. Oltre ai balestrieri locali parteciperanno alla contesa una decina di balestrieri della Compagnia d’arme et caccia de li Squarzacoje di Saletto, vicino a Padova. Il Palio, ad insindacabile giudizio di un Maestro di Campo e di un Notaio, sarà assegnato al termine di tre spettacolari sfide su distanze dai 15 ai 20 metri: tiri alla Barbuta, dove si dovrà centrare un elmo nella parte che lascia scoperta la testa: tiri alla clessidra, la cui abilità consiste nel centrare un bersaglio con il maggior numero di verrette possibile in un minuto misurato appunto con una clessidra; tiri agli scudi, ovvero a bersagli ribaltabili ad ogni centro. Saranno decretati un vincitore assoluto sommando i punteggi dei singoli nelle tre prove e il castello con il maggior numero di punti di squadra. Ogni fortezza in gara sarà contraddistinta da un colore e verrà presentata con una dettagliata descrizione della sua storia.