All’asta i lotti edificabili di Faenza San Rocco

Faenza

Andranno all’asta il 16 aprile presso il Tribunale di Ravenna “Esecuzioni civili e immobiliari” 9 dei 13 lotti edificabili dell’Eco quartiere San Rocco, qualificati come “Terreno” in fregio alla provinciale 302 per Ravenna. L’area, in forte degrado, in realtà presenta opere già impostate (fondamenta e parti di edifici) in quanto doveva essere urbanizzata in seguito alla partecipazione del Comune di Faenza al Bando regionale “Contratti di quartiere” e relativi finanziamenti. La base d’asta è di 1.110.000 euro. La procedura è stata resa nota ieri da Legambiente Lamone che ha ricostruito la vicenda di quei lotti, giungendo anche a formulare la proposta di una partecipazione del Comune alla vendita per ricavarne un parco ortofrutticolo. «Due dei nove lotti -afferma l’associazione ambientalista – sono costituiti da condomini già abitabili, per i quali è prevista la messa all’asta di 68 appartamenti e 72 autorimesse. Altri 11 lotti sono riconducibili all’attuale area in abbandono e 7 di questi furono oggetto di progetti preliminari ed esecutivi e poi assegnati con bando pubblico alla Società “San Rocco Faenza Case” espressamente costituita nel 2007 per l’edificazione del quartiere: sono questi ultimi i sette lotti, per una superficie edificabile di circa 10.000 mq, oggetto dell’ asta». Nel sito di Legambiente, al capitolo sulla storia del quartiere “Meraviglie di Faenza” aggiornato al 2021 - quando vennero apprese le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la società San Rocco Faenza Case, ovvero «un’interdittiva antimafia notificata nel 2017 dalla prefettura di Vibo Valentia» - l’associazione si chiedeva e si chiede ancora oggi «se sono valide le discipline urbanistiche precedenti e se chi interverrà dovrà o meno rispettare quanto già progettato o quali modifiche urbanistiche sarebbero possibili». Considerato poi che «le aste giudiziarie per lotti interrotti non paiono particolarmente appetibili» Legambiente auspica che «l’Amministrazione comunale valuti la possibilità di acquisizione per farne un grande parco urbano, magari adibito a produzioni ortofrutticole gestito da associazioni».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui