Affetti collaterali: i ragazzi del muretto

Editoriali

Scrivo per chiedervi cosa fareste al mio posto. L’altra sera io e il mio fidanzato abbiamo avuto una discussione (per un motivo banale), e lui se l’è presa a morte. Sono scesa dalla macchina, lui mi ha seguito, sono risalita e poi ci siamo fermati sotto casa mia. Io ero nervosa, quando mi succede cerco di non parlare perché so che direi cose sgradevoli. Scendo, mi siedo su un muretto, lui inizia a chiedermi se mi stavo comportando da persona matura, al che io mi sono innervosita anche di più e sono rimasta muta.
Mi ha chiesto varie volte “Vuoi restare seduta lì?” e io gli ho risposto di sì, che avevo bisogno di pensare. Dopo una mezzoretta mi porta la mia borsa e mi dice che lui se ne va a dormire. E se ne è andato, lasciandomi da sola nel parcheggio. Okay che ero vicinissima a casa, ma è stata una mancanza di rispetto enorme, bastava mi lasciasse sbollire, sa come sono fatta.
Io pretendo mi chieda scusa, mi sembra un’azione inammissibile.
Giorgia

#Caraamica, questa mail avrebbe un senso solo se frequentaste le medie e dopo il litigio vi foste tirati dei pennarelli senza tappo come massimo segno di aggressività, ma dato che si parla di auto e uscite serali, deduco che siate maggiorenni.
So che non è quello che vorrebbe sentirsi dire, ma il fidanzato ha ragione. Avete battibeccato, lei scende dalla macchina, rientra, fa lo sciopero del silenzio, poi fuoriesce nuovamente e siccome lui “sa come è fatta” dovrebbe star lì a rimirare senza proferire verbo la Venere del Muretto, olio su tela, 2021.
La domanda sulla maturità non è peregrina, lui è stato perfino mezzora ad attendere –invano- che a lei sbollisse il nervoso prima di darsi alla macchia. Lei ora “pretende” le scuse - e già l’uso di questo verbo mi provoca un eczema a bolle - perché lo sventurato ha commesso un’azione “inammissibile”. Non escludo che lui, fiaccato dalla vicenda, prima o poi gliele faccia, ma cerchiamo di essere empatici e amorevoli e tutto quello che una relazione dovrebbe comportare: si scusi lei per prima, valà.

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