Affetti collaterali: appuntamenti disastrosi
Ci siamo conosciuti sui social. Bella, provocante, giovane, piena di amici e di corteggiatori. Le ho chiesto di uscire un miliardo di volte, ma mi rimbalzava sempre anche se era single. Alla fine ha accettato e abbiamo fissato un appuntamento. Si è presentata con 10 minuti di ritardo, e già mi ero innervosito. Dal vivo era meno bella, vestita malino, poi un'ora di monologo su lei e questo ex con la barca, il macchinone, la villa in Sardegna. Con una scusa dico che devo assolutamente andare a casa, lei si alza e mi fa "mentre tu paghi vado in bagno, poi mi riaccompagni a casa che sono coi mezzi".
Sono andato via senza pagare lasciandola alla toilette.
Dove sta scritto che devo pagare io? Che la devo riaccompagnare? L'ho anche bloccata sul telefono perché capace che mi facesse telefonate di insulti. Voi donne siete impossibili da capire.
Ludwig
#Caroamico, ci ripensi: a me sembrate fatti l’uno per l’altra, potrebbe nascere un amore travolgente. L’età media mi pare 13 anni, a stare larghi: mi aspettavo che l’incontro finisse col lancio della merenda e una tirata di capelli. So che non è quello che vorrebbe sentire, visto il “gancio” finale sulla capricciosità femminina, ma fra tutti e due non ne fate uno. Lei la tampina fino a che la ragazza accetta un incontro, 10 minuti in ritardo e Lei già emetteva fumi dalle orecchie, in più non era bella come sui social (che strano, nevvero!) ed era vestita male, e poco ci sarà mancato che da sotto il tavolino del bar sbucasse Enzo Miccio gridando MACOMETIVESTI?
La ragazza era un macigno, ok, ha parlato sempre lei (succede), in più è un po’ cafona perché le lascia l’incombenza del conto e vuole essere riaccompagnata a casa. A quel punto lei può andare alla cassa, pagare la propria parte, dire alla signorina di ritorno dal bagno che deve pagare la sua metà, riaccompagnarla e depennarla dalla rubrica. Oppure, in uno slancio di generosità, pagare per due e amen. Lasciarla lì, col conto da saldare, di sera, nel nulla, mi sembra una cafonata inutile. E ora non mi dica: specchio riflesso!