Affetti collaterali: amori da bar

Editoriali

Frequento un bar dove da qualche mese è arrivata a lavorare una ragazza molto carina, che mi piace moltissimo. Ha più o meno la mia età (30 anni), è sempre gentile con me, e mi guarda come non guarda nessun altro cliente. Solare, sempre allegra, e anche fisicamente è il mio tipo. Quando non ci sono troppe persone resta sempre a chiacchierare, e non mi pare lo faccia con altri.
Ho chiesto ad un’amica (che spesso è con me) cosa ne pensa, ma secondo lei la ragazza in questione è semplicemente cortese. Eppure io sono convinto di piacerle, mi chiede come sto, cosa faccio, si interessa. Non so se è fidanzata, ma non credo, perché arriva da sola al lavoro e se ne va da sola.
So dove abita, per cui pensavo di capitare in zona per caso e invitarla a bere un caffè.
Ruggero

Ho pensato di pubblicare la lettera di questo #caroamico, che in apparenza non racconta granché, perché in realtà dice molto del marasma sentimentale in cui ci dibattiamo, maschi, femmine, asterischi, giovani o vecchi che noi si sia. Non vorrei essere la solita demolitrice di sogni, caro Ruggero, ma riassumendo qui abbiamo due trentenni che si guardano da mesi, fra un cappuccino e un gin tonic. La ragazza lavora in un bar ed è gentile (peraltro, se prendesse i clienti a bottigliate il suo futuro professionale potrebbe essere in salita), resta a chiacchierare se non c’è nessuno (potrebbe essere che si annoi), la guarda come non guarda nessun altro (e non so se è necessariamente un buon segno). Non si sa se è sposata, single, impegnata, qual è la sua vita vera una volta uscita dal retro del bancone e riacquistata la dimensione comprensiva di gambe. L’amica magari è stata un po’ brutale, forse ci ha indovinato, forse no, noi da qui non possiamo saperlo. Ruggero, lei è convinto di piacerle: invece di scrivere a una posta del cuore, la inviti a un concerto, a un film all’aperto, a un picnic. Però per favore, non si apposti sotto casa di nessuno, che è cosa abbastanza inquietante. E soprattutto, a una che lavora in un bar, non proponga un caffè. E ci faccia sapere.

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