Dalla MotoGP alla Champions. Agli spostamenti “Fast” pensa un’agenzia viaggi di Ravenna

RAVENNA. È ravennate una delle principali realtà che muove il Motomondiale. In senso letterale: Fast è l’agenzia che organizza gli spostamenti di tutto il circuito della MotoGP. Piloti, meccanici, team manager, giornalisti: ogni tappa del campionato mondiale, da anni, ha alle spalle questa azienda, che ha da poco traslocato in via della Lirica dopo aver mosso i primi passi in centro, nello storico quartier generale di via Corrado Ricci. Biglietti, hotel, trasferimenti, burocrazia: immaginate tutto quello che serve per preparare un viaggio. Fast si occupa di tutto questo: gli addetti ai lavori del Motomondiale devono solo preparare la valigia. A inventarsi il mestiere è stato Massimo Bertozzi, il fondatore. Nei primi anni Novanta, da dipendente e poi da socio di un’agenzia viaggi, cominciò a seguire la MotoGP. «Alle origini di Fast c’è un mio errore - racconta -. Per una tappa del mondiale prenotai un albergo vicino al circuito in linea d’aria, ma situato poco prima di un senso unico. Risultato: per arrivarci bisognava “circumnavigare” la città, servivano due ore. Da lì capii che, per fare al meglio questo lavoro, è necessario andare a controllare di persona i luoghi».
Così Bertozzi cominciò a prendere aerei e a fornire il necessario per i viaggi ai team in loco, direttamente al circuito. Erano anni in cui l’analogico era ancora predominante: nessun biglietto digitale, niente check-in online. Il rapporto diretto con i clienti rappresentava quindi un vantaggio competitivo. «Quando cominciavo a consegnare i biglietti c’era la fila, come dal salumiere». È così che Bertozzi fidelizza la clientela, tanto da spiccare, agli inizi degli anni Duemila, il volo in solitaria: nasce Fast. «Il nome me lo suggerì la storica segretaria di Valentino Rossi. Sarebbe l’acronimo di Fly Away Sport Travel, ma soprattutto è facile da ricordare, in inglese». Da allora, nei paddock dei circuiti si trova un ufficio dell’azienda, con i referenti.
La crescita è stata costante. Fast è una delle poche realtà che, durante il lockdown, ha continuato a lavorare: un caso unico tra le agenzie di viaggio. Non rivolgersi al pubblico classico, ma soprattutto al mondo dello sport, si è rivelato un grande vantaggio, dal momento che gli eventi sportivi non si sono praticamente fermati. Si è allargata anche la clientela: resta la MotoGP, per la quale Fast sposta dalle 150 alle 350 persone a gara, ma sono entrati anche altri eventi, come la Champions League e il volley. Anche in questo caso, alcuni professionisti del settore che seguono questi eventi si rivolgono all’agenzia.
A fianco della parte sportiva c’è poi il settore business. Tra le aziende che si rivolgono a Fast ci sono, ad esempio, le agenzie marittime, che richiedono i servizi di trasporto e alloggio in occasione dei cambi equipaggio negli scali portuali. La logica è la stessa: quando un marittimo sbarca, trova già organizzato il rientro. Da qualche tempo, la società si occupa inoltre degli equipaggi dei piloti dei velivoli di emergenza, elicotteri o aerei, chiamati a operare in varie parti d’Italia. Non solo: oggi Fast gestisce anche gli spostamenti degli addetti ai lavori delle produzioni televisive e cinematografiche. «Uno dei nostri punti di forza - spiegano i dipendenti - è la personalizzazione del servizio. Ogni cliente ha un “angelo custode” che risolve i problemi, a qualsiasi ora possano capitare. Il metodo di lavoro è consolidato».
In circa trent’anni di presenza sui circuiti, la società si è fatta conoscere nel mondo. «Avere sede a Ravenna non è mai stato un problema - spiega Bertozzi -. Anzi, credo sia un punto di forza, perché la città è baricentrica rispetto alla Motor Valley, che va dall’Emilia alle Marche. Da questa zona vengono moltissimi piloti e meccanici». Lo scorso anno è arrivato un ulteriore step di crescita: l’acquisizione di Fast da parte di Atpi, multinazionale inglese guidata da Ian Sinderson. «Loro si occupano soprattutto dei viaggi legati al business, volevano entrare nel mondo della MotoGP e il modo più semplice era acquisire chi c’era già dentro. Per me è stata una grande soddisfazione - conclude Bertozzi - perché è stato il riconoscimento di un mestiere che mi sono di fatto inventato. Oggi, però, per farlo, anche a causa della concorrenza del web, servono capitali sempre più grandi, e avere alle spalle un gruppo come Atpi è importante». Intanto si è allargata anche la sede: Fast oggi occupa due piani di un palazzo in via della Lirica e ha poco meno di trenta dipendenti, alcuni più giovani della stessa agenzia, e ne cerca altri. Non male, per un’intuizione nata da un errore.