Droga, armi ed auto rubate: blitz e arresto dei carabinieri a Cesena
Questa mattina, a Brindisi, Bari, Cesena, Lodi, Taranto e Trani, i carabinieri della Compagnia di Brindisi, supportati nella fase esecutiva da quelli dei Comandi Provinciali di Brindisi, Bari, Forlì-Cesena, Lodi e Taranto, dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori di Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi Tea Verderosa su richiesta della locale Procura della Repubblica (pm Luca Miceli), nei confronti di 29 individui (per 19 custodia cautelare in carcere e per 10 arresti domiciliari), indagati a vario titolo per i delitti di: associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di autovetture, ricettazione e riciclaggio; estorsione; detenzione di armi comuni da sparo e di armi da guerra e relative munizioni; detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina.
L’indagine è stata condotta dagli Ufficiali di P.G. del N.O.R. – Sezione Operativa della Compagnia di Brindisi, da dicembre 2019 a luglio 2020, anche con l’ausilio di attività tecniche, ed è scaturita dall’arresto in flagranza di reato, il 25 settembre 2019, di un 51enne di Brindisi, trovato in possesso di sei grammi di cocaina.
L’attività investigativa ha consentito nel tempo di: delineare l’operatività di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio di autoveicoli, che venivano smontati al fine di reimmetterne le parti sul mercato nero dei pezzi di ricambio, oppure per assemblare autoveicoli “puliti” o ancora che venivano restituiti ai legittimi proprietari, previo pagamento di una somma di denaro (estorsione nota come cavallo di ritorno).
Ma anche acclarare il ruolo di organizzatori e vertici del sodalizio ricoperto da due pregiudicati brindisini detenuti, che impartivano i loro ordini dalle case circondariali dove erano e sono ristretti, comunicando mediante telefoni cellulari con i loro familiari e venendo da questi informati sull’andamento delle attività illecite; chiarire il ruolo di uno dei titolari e di un dipendente della suddetta ditta (entrambi raggiunti da provvedimento restrittivo), i quali provvedevano all’occultamento ed allo smontaggio dei veicoli oggetto di furto all’interno di un capannone dell’azienda; appurare l’esistenza di collegamenti con contesti malavitosi baresi e leccesi, per l’approvvigionamento di cocaina destinata allo spaccio sulla piazza brindisina;
evidenziare un’attività di spaccio di eroina approvvigionata ad Oria.
Tra gli arrestati c'è anche un cesenate 40enne: che era finito nei guai in Romagna già a gennaio 2020 per accuse di detenzione e spaccio di cocaina e che risulta proprio per il comparto spaccio "droga" collegato direttamente a questa associazione. Le manette si sono strette questa mattina ai suoi polsi con le nuove accuse.