“La riduzione delle buche è un’alternativa agli aghi anti piccioni”: la proposta di “Monumenti vivi Rimini”

Curiosità

Il metodo della riduzione selettiva delle buche nei muri: «Un’efficace, economica e semplice alternativa agli aghi anti piccioni».

Monumenti popolati in ogni anfratto da volatili? Niente panico, la soluzione c’è e, secondo Arianna Lanci fondatrice di Monumenti vivi Rimini, metterebbe tutti d’accordo. Al centro del cambio di rotta risiederebbe il metodo della riduzione delle buche, appreso da uno dei fondatori dell’associazione nazionale Monumenti vivi, Mauro Ferri. Due i risultati, come chiarisce Lanci: evitare lo stazionamento dei colombi e scongiurare gli episodi cruenti causati dagli aghi che non sono dissuasori ma veri e respingitori. Tradotto? I colombi si accorgono della loro presenza «urtandoci contro e provocandosi molto spesso ferite e lesioni interne che arrivano anche ad ucciderli».

Venendo al punto: la riduzione selettiva delle buche consiste nell’inserire un laterizio nella singola buca riducendone le dimensioni rendendola così inaccessibile per i colombi, che non riescono ad entrarci, ma lasciandola disponibile per i rondoni, «che oltre ad essere in declino ormai in tutta Europa a causa di ristrutturazioni e nuova edilizia inospitale, sono benefici per via dell’alimentazione insettivora».

Senza contare che le stesse cavità «possono ospitare anche altri piccoli animali come gechi e pipistrelli».

E se i piccioni stazionano nei sottotetti, o in altri pertugi che mal si adattano all’inserimento di un laterizio? Anche per questi casi esiste un metodo alternativo agli aghi: «l’inserimento di un piano inclinato». Da qui la richiesta di Lanci all’Amministrazione di emettere una ordinanza «che vieti gli aghi antipiccioni e indichi una linea di condotta ispirata a una visione della città come ecosistema da tutelare», nel rispetto del benessere «degli animali selvatici e della vita della natura che abita gli edifici storici e moderni».

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