Caro affitti a Bologna? Ora gli universitari prendono casa in Appennino e vengono aiutati

Curiosità
  • 27 settembre 2024

BOLOGNA. Confabitare, associazione proprietari immobiliari, e il Comune di San Benedetto Val di Sambro hanno siglato un accordo per facilitare l’accesso degli studenti universitari a soluzioni abitative a prezzi contenuti. Il protocollo prevede l’utilizzo di alloggi pubblici e privati disponibili nel Comune appenninico per gli universitari, «offrendo una valida alternativa alle crescenti difficoltà di trovare un alloggio a Bologna». L’accordo è in linea con il progetto avviato nel 2018 in collaborazione con ErGo, l’azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia-Romagna, e l’Università di Bologna, e consente agli studenti di trovare un alloggio e di «costruire una comunità studentesca che si integri nel contesto in cui si inserisce. Per questo gli studenti che fanno richiesta di alloggio, vengono individuati a seguito di un colloquio motivazionale e conoscitivo» in cui si valutano le «capacità di mettersi in gioco in base alle proprie competenze ed attitudini», che potrebbero portarli «anche a svolgere attività sociali nel territorio quali letture per bambini, corsi di informatica o inglese ed aiuto nei compiti», si spiega da Confabitare.

I collegamenti con San Benedetto

«Considerando la necessità di politiche abitative dedicate agli studenti a Bologna, l’opzione di vivere in una località a 40 minuti dalla città con cui è ben collegata, rappresenta un’opportunità da valutare seriamente, soprattutto in un contesto piacevole come quello dell’Appennino bolognese», afferma Alberto Zanni, presidente di Confabitare. «Viste tutte le difficoltà che gli studenti incontrano nella ricerca di una casa in città, è fondamentale dare visibilità all’opportunità unica che offre il Comune di San Benedetto Val di Sambro, dove gli studenti hanno accesso agli alloggi pubblici e privati a prezzi più competitivi» assieme alla possibilità «di vivere in maniera più sostenibile, in un contesto ancora a misura d’uomo, lontano da caos e frenesia ed a contatto con la natura, senza far venire meno il diritto ed il piacere allo studio. Una soluzione che va conosciuta e valorizzata» sapendo che «i tempi di percorrenza per gli spostamenti da un lato all’altro della città, eguagliano quelli del treno che scende dall’Appennino», continua Zanni.

Una comunità studentesca

Il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni, evidenzia: «Gli studenti che nell’ultimo anno hanno aderito al progetto sono stati 25 e non hanno lasciato il nostro paese per la città, perché studiare a Bologna e vivere qui è perfettamente sostenibile per tutta la durata degli studi. Gli studenti prendono il treno al mattino, arrivano in centro a Bologna, seguono le lezioni e se vogliono studiano in città, dove possono fermarsi anche per altre attività sociali, sportive o il tempo libero, perché l’ultimo treno che li riporta a casa è la sera alle 22.05».

I servizi messi a disposizione

A San Benedetto è stata predisposta una sala con tavoli e wifi per lo studio e il lavoro condiviso. «L’ostacolo principale- aggiunge Santoni- è far capire che si tratta di un’opportunità concreta e vantaggiosa. E la validità del progetto di comunità studentesca è testimoniato dagli stessi ragazzi, che da una recente intervista, oltre a dichiararsi soddisfatti, hanno detto di sentirsi grati nei confronti della comunità di San Benedetto: non solo il Comune, ma tutte le persone incontrate in questi anni hanno trattato loro con molta gentilezza e disponibilità, anche in caso di bisogno».

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